Intel acquista la sezione Wireless Solution Business di Infineon, siglata WLS, per 1,4 miliardi di dollari. L’accordo definitivo è stato annunciato oggi mentre l’operazione, se supererà la verifica degli organismi anti-trust, sarà completata entro il primo trimestre del 2011. Vengono così confermate le indiscrezioni emerse a metà maggio e divenute concrete ad inizio di agosto quando Intel è emersa come l’acquirente più probabile nonostante l’interesse sulla sezione WLS di Infineon manifestato anche da Samsung e Broadcom.
Il colosso di Santa Clara sfrutterà le competenze e il know-how di Infineon per realizzare piattaforme hardware con connettività 3G e 4G-LTE per netbook, computer portatili, tablet e soluzioni embedded.
Si tratta di una acquisizione importante per Intel che modifica gli equilibri nel mercato strategico dei chip e delle soluzioni per i collegamenti in mobilità. I chip baseband di Infineon, in pratica i processori che gestiscono la comunicazione di rete cellulare, sono usati nei principali telefoni al mondo prodotti da Nokia, Samsung, RIM e anche Apple.
L’operazione Infineon rappresenta un punto di svolta strategico anche per la piattaforma mobile della Mela da cui fino ad oggi Intel è stata del tutto esclusa. Apple usa, infatti, per iPhone, iPod touch e iPad, processori proprietari, fondati strutturalmente su tecnologie ARM ed ingegnerizzati congiuntamente a Samsung, in pratica componenti del tutto alternative alle CPU mobili Intel, una scelta che in passato la società di Santa Clara aveva anche avuto occasione di criticare, attraverso dichiarazioni di qualche suo manager (poi smentito e corretto dai vertici aziendali quando da Apple sono arrivate reazioni nervose e piccate). Ora Cupertino dovrà fare valutazioni accurate per capire che cosa significa avere da una parte un processore concorrente con quelli Intel e dall’altra un fornitore per processore baseband che è di una controllata di Intel.
Il più grande produttore di processori per computer al mondo, in realtà, ha detto che la nuova sezione continuerà ad operare in autonomia per soddisfare tutti i clienti attuali, inclusi quindi quelli basati sulla piattaforma concorrente ARM, ma che questo basti a dettare con certezza ogni passo successivo di Apple e della stessa Intel è tutto da vedere.