Un rapporto della testata giapponese Business Computer News (BCN) rivelerebbe, in concomitanza del lancio di Leopard, una forte crescita delle vendite del sistema operativo Mac OS X in Giappone, passate dal 15,5% ad un rilevantissimo 60,5%. Contemporaneamente Microsoft ha sofferto nettamente, passando dal 75,3% al 28,7%.
Con tali cifre risulterebbe che nel mese di Ottobre l’intero mercato dei sistemi operativi è stato dominato dalla Mela, con un impressionante 53,9%. Secondo BCN, le regioni di tale successo non sono dovute solo alla novità rappresentata da Leopard, ma anche ad altre ragioni di strategia di mercato.
Innanzitutto il prezzo: Leopard è più economico (circa 134 dollari) rispetto all’entry level Windows Vista Home-premium di Microsoft (circa 180 Dollari). Inoltre Leopard, come già fatto notare ironicamente da Steve Jobs, è uno solo, mentre Vista è vendute in molteplici versioni, molteplicità che spesso confonde il cliente.
Infine la buona abitudine di Apple (diversamente da quanto ha sempre fatto Microsoft) nell’aggiornare il proprio sistema operativo a breve distanza di tempo, segue il corso del mercato dei computer, dove i tempi di obsolescenza sono abbastanza rapidi.
Così per gli utenti Apple non è un problema, ad esempio, installare Leopard su una macchina dotata di Tiger; diversamente molti utenti Windows, per poter passare a Vista su un PC dotato di XP, potrebbero essere costretti a cambiare computer, visto che le specifiche tecniche richieste da Vista sono molto più esigenti rispetto a quelle per XP, uscito quasi 6 anni prima del successore.
Indubbiamente Leopard ha fatto la sua parte, vendendo 2 milioni di copie in sole due settimane e registrando un incremento nelle vendite di Mac Os X di oltre dieci punti superiore a quello registrato ai tempi del lancio di Tiger.
Segnali che prospettano per Leopard un indubbio successo a livello internazionale.