Psystar dovrà produrre tutti i documenti fiscali e di transazione bancaria di cui è in possesso per consentire ad Apple di valutare con esattezza i termini del suo meccanismo commerciale. Ecco l’ultima interessante disposizione del giudice William Alsup nel contesto della vicenda legale che oppone il piccolo assemblatore di Miami ad Apple che, come noto, accusa la controparte di costruire illegalmente macchine compatibili con Mac Os.
La richiesta di avere a disposizione la documentazione era arrivata nel giorni scorsi dagli avvocati di Cupertino. Il team legale desiderava, veniva spiegato nella documentazione scritta, che fossero messi a disposizione dati sul fatturato, profitti, ricevute di acquisto di materiali, fatture. Apple grazie a questa documentazione sarebbe in grado non solo di stabilire la portata dei profitti generati da Psystar e stabilire su di essi i risarcimenti, ma anche di valutare se, come è stato più volte sottolineato dagli avvocati assunti da Jobs, accanto a Psystar c’è qualche realtà che l’ha aiutata a dare il via al suo business o, addirittura, le consente di restare in vita a dispetto di un attacco legale che l’ha costretta a reclutare a un team legale ìdi un certo prestigio e sicuramente costoso.
Psystar aveva subito risposto di non essere in grado di produrre la documentazione richiesta. Una parte degli incartamenti, si leggeva in una risposta scritta, non erano neppure esistenti, altri sono in forma elettronica e trattandosi di una piccola azienda, Psystar non avrebbe modo di convertire i documenti in forma cartacea, infine una parte sarebbero andati perduti durante un trasloco. Affermazioni apparse non troppo convincenti fin dal primo momento a nessuno degli osservatori neutrali e neppure al giudice Alsoup che ha imposto a Psystar di produrre tutto quanto a sua disposizione. In particolare dovranno essere messi a disposizione di Apple libri contabili, i tabulati usati per acquistare le componenti, i movimenti sui conti correnti, tutti i messaggi di posta elettronica e tutti gli allegati inviati con essi.
Come se questo non bastasse Psystar sarà anche costretta a portare di fronte alla corte un suo rappresentante in grado di illustrare le necessarie informazioni contabili. Anche in questo caso il giudice ha dato corso ad una richiesta di Apple che aveva richiesto di avere qualcuno a cui porre domande in merito; il proprietario di Psystar, Rudy Pedraza, in diverse occasioni ha fatto sapere di non ricordare diversi aspetti legati a costi, spese, acquisti e vendite.
Complessivamente, dunque, Apple sembra avere messo a segno una serie di duri colpi al sistema di difesa di Psystar, ottenendo di mettere al centro del processo informazioni che potrebbero essere usate per creare più di qualche difficoltà la controparte. In particolare i legali di Cupertino saranno in grado di svolgere un’analisi sui meccanismi di finanziamento di Psystar e verificare se dietro a questa azienda con meno di 20 dipendenti c’è qualche grande realtà che finanzia l’opera di disturbo ai danni di Apple.