Immaginatevi cento libri in tasca, o perlomeno nella borsa. à quanto Kindle riesce a contenere senza neanche bisogno di una scheda di memoria aggiuntiva (in realtà si può espandere). Kindle è il tentativo, l’ultimo dopo un ventennio di tecnologie che cercano di soppiantare la buona e vecchia carta per la lettura quotidiana, di Amazon , il colosso della vendita online. E forse potrebbe essere quello destinato ad avere un buon successo.
Non è un apparecchio “convergente”. Cioè, non fa da palmare, telefono, computer. Solo eBook reader, solo lettore di libri e giornali digitali. Nonostante abbia il Wi-Fi, per accedere al servizio di vendita online direttamente dall’apparecchio, non fa vedere la posta elettronica (se non in una modalità rudimentale) e non consente di gestire calendari di appuntamenti o navigare il web o scrivere documenti ex novo o modificare quelli caricati. No, l’obiettivo di Kindle è quello di sostituire il libro e il giornale. In pratica, trasformarsi nella carta digitale del futuro.
Ci riuscirà ? Da noi no, perché adesso non è previsto alcun piano di distribuzione nel nostro paese che, peraltro, non ha neanche un accesso localizzato alla piattaforma online di Amazon. Negli Usa, dove verrà lanciato a seguire l’annuncio previsto per oggi, costerà circa 399 dollari più tasse. Ovvero, quanto un iPhone (senza ovviamente il piano tariffario mensile). Le specifiche tecniche verranno annunciate in serata (in Italia) da Amazon, che ha anticipato ad alcuni giornali tra i quali Newsweek l’uscita dell’apparecchio ma ancora non si è sbottonata sui dettagli.
La scommessa però è un’altra: riuscirà il pixel a sostituire l’inchiostro? Riuscirà l’LCD a sostituire il foglio di carta? Riuscirà lo schermo non retroilluminato (pare che Kindle utilizzerà invece una fonte di luminosità esterna, che fa molto “retrò”) ad avere la meglio su quello che sfogliamo, tocchiamo, accartocciamo ogni giorno? Sino ad adesso Microsoft, Sony e decine di start-up hanno cercato di sostituire la carta con le tecnologie digitali e non ci sono riuscite. Se Jeff Bezos ci riuscirà , avrà davvero fatto qualcosa di importante. E noi potremo finalmente smettere di abbattere gli alberi della foresta amazzonica… per cominciare con i bit di Amazon.