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Il futuro degli ultra portatili secondo Intel

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Durante una presentazione tenutasi ieri a San Jose Arun Chandrasekhar, Senior Vice President ultra mobility di Intel ha illustrato le linee guida della multinazionale di Santa Clara per quanto riguarda funzioni, caratteristiche tecniche e anche fisiche dei dispositivi ultra mobile di imminente e prossima generazione.

Il resoconto originale è stato pubblicato online da Computerworld.

Oltre un terzo dei dispositivi ultra compatti in arrivo, costruiti tutti su piattaforma Intel Atom Centrino, offriranno una combinazione di WiMax e Wi-Fi.

In Italia si è conclusa pochi giorni fa l’asta per l’assegnazione delle frequenze con cifre consistenti, un dettaglio che conferma il grande interesse economico e strategico di questa tecnologia per la trasmissione dati.

Pur non riguardando direttamente alcun prodotto Apple conosciuto, le anticipazioni di Intel relative alla piattaforma Atom Centrino offrono uno sguardo interessante sulle funzioni e sulle caratteristiche che potrebbe avere un possibile futuro dispositivo di Cupertino. Dall’integrazione di Atom o del suo erede diretto all’interno di iPhone, fino alla realizzazione di un dispositivo completamente nuovo, forse un Tablet PC con la mela morsicata.

Il dirigente Intel afferma che degli attuali 35 progetti di costruttori diversi basati su Atom Centrino ben il 37 per cento integrerà  il WiMax, solamente il 14 per cento disporrà  del solo Wi-Fi, mentre ben il 49 per cento integrerà  una combinazione di Wi-Fi e HSDPA.

il processore Atom, cuore della piattaforma Atom Centrino è stato progettato e costruito dalle fondamenta per soddisfare i requisiti di consumo e di dimensioni per i dispositivi Internet ultra portatili.

Questi saranno più piccoli di un notebook ma allo stesso tempo più grandi dei tascabili.
L’erede di Atom è stato battezzato con il nome in codice Moorestown è offrirà  consumi pari a un decimo di Atom, mentre la tecnologia di costruzione è per entrambi di 45 nanometri: questo fino al 2010 quando Intel passerà  ai 32 nanometri.

Durante la presentazione Chandrasekhar ha mostrato ai presenti alcuni prototipi definiti in gergo mock-up, vale a dire studi e proposte di nuovi dispositivi, che indicano possibili e future soluzioni di design, interfaccia e funzioni.
Si tratta di una delle primissime fasi di proposta e progettazione, di concept non funzionanti.

I due progetti mostrati in anteprima riguardano la piattaforma Moorstown per applicazioni che prevedono la condivisione di foto, la comunicazione con amici e parenti e in generale per tutte quelle attività  che vengono riassunte con il termine social networking.

Due dei prototipi mostrati erano simili agli smartphone attuali ma larghi il doppio, un fattore di forma in grado di ospitare uno schermo per visualizzare completamente una tipica pagina Web, per offrire quindi una esperienza in Rete migliore e più pratica.

Un altro prototipo battezzato Magic è dotato di un doppio sistema di apertura. Con la prima apertura compaiono lo schermo e una tastiera, invece aprendolo nell’altro verso si hanno a disposizione i tipici controlli di un media player.

Infine Chandrasekhar ha notato come oggi chi scrive e sviluppa programmi per cellulari e smartphone debba realizzare dozzine di versioni diverse, una per ogni piattaforma.
Viceversa le applicazioni PC vengono realizzate una sola volta e funzionano ovunque.

Per questa ragione l’introduzione di una architettura unificata Intel anche in questo settore è auspicabile.

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