Si chiama Command Key, tasto command, ma gli utenti italiani preferiscono chiamarlo tasto Mela. E’ la maggiore innovazione nel layout della tastiera del Mac: svolge la maggior parte delle funzioni che nel mondo Windows vengono svolte dal tasto Ctrl (Control, che per il Mac è un tasto opzione e serve ad attivare cliccando il menu contestuale) e non è inutile come il tasto Windows dei Pc.
Ma come mai, oltre alla mela, ha anche quel buffo simbolo simile a un quadrato con dei ghirigori agli angoli?
La centralità del tasto Mela nell’interfaccia del Mac è cosa nota e studiata. E’ uno dei due pilastri della coerenza del Finder e di tutte le altre applicazioni. Da un lato la maggior parte dei comandi dei menu sono raggiungibili attraverso la combinazione “tasto mela e lettera relativa” indicata anche nel menu stesso.
Dall’altro, la stessa scorciatoia di tastiera è di regola comune ad applicazioni differenti (Mela-C per copiare, Mela-V per incollare, nel mondo Pc ci sono arrivati solo da pochi anni e ancora parzialmente). Questa è la parte nota della storia. Ma come mai, al posto della Mela stilizzata (peraltro presente sulla tastiera) si usa quel buffo simbolo? E cosa significa?
Presto detto, grazie al lavoro che Andy Hertzfeld sta facendo per sistematizzare la “storia popolare” del Mac (questa la fonte su Folklore.org) adesso sappiamo la storia, che coinvolge lo stesso Steve Jobs e Susan Kare, la donna dietro alle icone del Mac e non solo.
In pratica, durante la fase di progettazione del sistema operativo con interfaccia a finestre, icone e mouse del Macintosh, Steve Jobs a un certo punto prese coscienza dell’uso e anzi dell’abuso del simbolo della mela nella funzione di tasto Mela. Un errore di gestione dell’immagine, a suo avviso, che avrebbe reso inflazionato il logo e quindi il brand stesso di Apple.
Quale soluzione? Ricorrere a un diverso simbolo. Dato mandato a Susan Kare, grafico diplomatosi a New York e autrice delle icone del Mac e dei primi Windows (nonché amica personale di Steve Jobs e tuttora fan della casa della Mela, sempre invitata in prima fila ai Macworld in edizione statunitense) la risposta che ne uscì fu molto particolare.
La designer, dotata di un’ampia banca dati cartacea sui simboli utilizzati in tutto il mondo sia per la cartellonistica che per altri scopi, individuò nell’adesso ben conosciuto segno quadrato con i ghirigori arabescati agli angoli il potenziale candidato.
Si trattava di un simbolo usato in un contesto particolare: i campeggi svedesi. Con lo scopo di indicare le attrazioni e gli elementi di interesse per i campeggiatori. Una piccola perla, graficamente ben riuscita e simbolicamente “libera” di significati per quasi tutto il mondo. Un affare d’oro. La scelta piacque ed ecco che il tasto Mela divenne “bicefalo”, dotato di due simboli che mantenevano il legame con il logo di Apple senza però inflazionarlo nei menu con l’indicazione della scorciatoia di tastiera.