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Il Wall Street Journal: “Trapianto di fegato per Jobs”

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Steve Jobs è stato sottoposto ad un trapianto di fegato. Ecco quella che, secondo il solitamente attendibile Wall Street Journal, sarebbe la causa del ritiro per malattia del Ceo di Apple.

Il giornale, che in passato ha dimostrato di essere ben informato sulle cose che accadono a Cupertino, ritiene che la ragione del trapianto sia connessa al precedente e particolare tumore al pancreas curato, apparentemente, con successo più di quattro anni fa. Il tipo di neoplasia che Jobs aveva dovuto subire non è mortale come un normale tumore pancreatico, ma spesso (nel 75% dei casi) dà  luogo a fenomeni di metastasi ad altri organi tra cui il più colpito è il fegato.

L’intervento si sarebbe svolto in Tennessee che ha una lista di attesa di una trentina di giorni per questo tipo di cura; altrove negli Usa si deve aspettare anche un anno per un trapiant del fegato. I tre ospedali dello stato del sud, interpellati, hanno risposto di non avere mai svolto un intervento chirurgico del tipo ipotizzato per il Ceo di Apple su un paziente di nome Steve Jobs, ma è noto che in casi come questi per ragioni di privacy la persona sottoposta al trattamento può chiedere di essere registrata anche sotto un altro nome.

In ogni caso il recupero da un intervento come quello che avrebbe subito Jobs è piuttosto veloce e la sopravvivenza a cinque anni varia dal 73,6 al 76,1%, ma nessuno, neppure il Wall Street Journal (che solo alcuni giorni fa ancora sosteneva la tesi della semplice cura per problemi di carattere ormonale e non aveva fatto alcun cenno ad un intervento chirurgico) è in grado di dire quali sarebbero state le ragioni per cui Jobs si sarebbe sottoposto al trapianto, visto William Hawkins, un medico specializzato in interventi chirurgici al pancreas e al fegato della Washington University in Missouri, sottolinea che il trapianto in conseguenza di una metastasi è praticato raramente in quanto di dubbia utilità  visto che un malato con metastasi è in grado di vivere anche 10 anni senza alcun trattamento.

Ricordiamo che nei giorni scorsi si è avuta conferma che Jobs è stato coinvolto frequentemente nelle decisioni strategiche assunte da Apple durante la sua assenza; secondo il Wall Street Journal sarebbe anche stato visto a Cupertino per alcuni incontri con i vertici aziendali e il suo recupero procederebbe come previsto. Questo significa che Jobs tornerà  presto in azienda anche se, almeno inizialmente, sostiene una persona informata sui fatti, Jobs lavorerà  part time per almeno un mese o due e anche in futuro il suo incarico avrà  minori responsabilità . Cook potrebbe assumere alcuni compiti avuti in precedenza da Jobs ed entrare a fare parte del consiglio di amministrazione.

Grazie della segnalazione ad Alessandro Picchiotti

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