Rim mostra i muscoli alla crisi. A dispetto di previsioni funeree per l’universo dell’IT, di un mercato che colpisce proprio il settore di riferimento della società del Blackberry, quello del business, e di un sistema che è sempre più affollato di concorrenti, la società di Waterloo ha stracciato tutti i record di profitto, cancellando le previsioni stimate da Wall Street che pure era abbastanza ottimista sulle prestazioni di RIMM.
I profitti, annunciati nel corso della serata, per il passato trimestre sono di 518,3 milioni di dollari contro i 412,5 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno per un totale di 90 centesimi di dollaro di profitto contro i 72 dello scorso anno. Il fatturato è stato di 3,46 miliardi di dollari, il 25% in più del 2008 con 7,8 milioni di telefoni venduti.
Quello che però colpisce maggiormente il mercato è la previsione per il trimestre in corso; Rim dovrebbe guadagnare tra gli 88 e i 97 centesimi di dollaro per azione e incassare tra i 3,3 e i 3,5 miliardi di dollari con margini lordi tra il 44 e il 47%, tutti dati che segnalano una società in grande salute capace di superare, anche in questo caso, le previsioni. Wall Street si attendeva profitti per 87 centesimi di dollaro e un fatturato di 3,37 miliardi di dollari.
Secondo i primi commenti degli analisti, anch’essi sorpresi da quanto sta accadendo, Rim avrebbe trovato la formula per resistere alle intemperie della bufera che spazza l’universo economico mondiale scommettendo sul settore consumer. Moltissimi nuovi clienti non appartengono più alla categoria degli avvocati, dei manager e dei funzionari, ma sono cittadini qualunque che vogliono semplicemente avere in tasca un dispositivo che permette loro di essere sempre connessi. A questa particolare categoria di consumatori Rim è riuscita a proporre prodotti accattivanti ed interessanti ad un prezzo conveniente.
Le azioni RIMM, che già avevano sfiorato un eccellente +8% durante le contrattazioni regolari, nell’after market, dopo la pubblicazione dei risultati, sono schizzate verso l’alto. Al momento in cui scriviamo sono vicine al +20%