IBM ha presentato un’intera gamma di soluzioni e servizi storage per aiutare le imprese a gestire i dati in modo dinamico e in ambienti di cloud computing. Oggi gli utenti vogliono “portare le proprie informazioni con sé” ovunque, migliorando la qualità della propria vita da tutti i punti di vista – sanità , sicurezza, intrattenimento, vita sociale, shopping – e questo comporterà una crescita del volume delle informazioni per individuo di ben 16 volte entro il 2020 secondo le stime IBM.Le imprese, i governi e le istituzioni hanno data center obsoleti che non sono più in grado di far fronte alle gestione dei volumi crescenti di informazioni. Con la proliferazione di nuove tecnologie con sensori collegati ovunque e la crescita esponenziale dei dati e del social networking con l’avvento del Web 2.0, le infrastrutture esistenti devono adeguarsi alle nuove esigenze e alle aspettative degli utenti. Le nuove offerte consentiranno di semplificare i centri dati: si tratta di soluzioni altamente integrate che affrontano problematiche specifiche quali l’elevata disponibilità delle infrastrutture, l’aderenza alle normative sul trattamento dei dati, conservazione delle informazioni importanti per il business e la loro protezione da accessi non autorizzati. Tra i progetti in corso nei centri di ricerca IBM, ricordiamo:
Archiviazione digitale a lungo termine. Con il continuo aumento del volume di informazioni digitali, sia gli individui che le aziende si troveranno di fronte ad un numero sempre maggiore di problematiche in ambito di archiviazione e conservazione dei dati. Sarà impossibile accedere in un futuro quanto mai prossimo alle informazioni generate 20 anni fa e conservate in un floppy disk da 5.25 pollici; mentre il mondo diventa digitale, i clienti potrebbero ritrovarsi in una nuova “età buia” in cui tutta una serie di assets a livello aziendale, pubblico e privato, rischiano di andare persi a causa dell’evoluzione che ha interessato le tecnologie. Alcuni ricercatori sono impegnata in una serie di progetti per preservare diverse tipologie di informazioni digitali, come ad esempio le grandi quantità di dati in ambito scientifico, finanziario, sanitario, artistico e culturale per periodi che vanno da dieci fino a centinaia di anni o addirittura “forever”.
Tecnologia “solid state”. Benché i drive a “solid state” basati su memoria flash vengano ritenuti più resistenti perché privi di parti in movimento, consumino meno energia e offrano un numero di operazioni di lettura e scrittura notevolmente più elevato, il disco fisso tradizionale rimane la soluzione di memorizzazione dati on-line più conveniente attualmente disponibile perchè la tecnologia “solid state” ha un costo per gigabyte 200 volte maggiore rispetto al disco fisso. Questa situazione potrebbe presto cambiare. Recentemente alcuni ricercatori hanno annunciato di essere in grado di raggiungere un milione di operazioni al secondo utilizzando la tecnologia dei drive “solid state” associata ad un controller ad altissime prestazioni. Questa soluzione sarà in grado di garantire prestazioni del 300 per cento maggiori di quelle prodotte dal più veloce sistema a disco oggi sul mercato.
Memoria Racetrack. In aprile è stata presentata una nuova memoria per computer con caratteristiche d’avanguardia con la quale molto probabilmente sarà possibile avere dispositivi elettronici in grado di immagazzinare a parità di spazio quantità di informazioni considerevolmente maggiori rispetto a quanto non si riesca a fare oggi. Entro i prossimi dieci anni, la memoria “racetrack”, così chiamata perché i dati “corrono” (race) su una pista (track) rappresentata da un filo in nanoscala, potrebbe portare alla realizzazione di dispositivi elettronici con tecnologia “solid state”, privi di parti in movimento e quindi più resistenti nel tempo, in grado di immagazzinare quantità di dati di gran lunga superiori a quanto possibile oggi. Ad esempio, questa tecnologia permetterebbe ad un dispositivo portatile quale un lettore MP3 di arrivare ad immagazzinare ben 500.000 canzoni o 3500 film, garantendo così prestazioni 100 volte superiori rispetto ai livelli odierni con costi e consumi energetici di gran lunga inferiori.
Stream Computing. Questa tecnologia consente di analizzare rapidamente i dati mentre questi scorrono da una vasta gamma di fonti per aiutare le organizzazioni ad aumentare la velocità e la precisione del decision making. Oggi, ad esempio, TD Financial Group sta sperimentando lo stream computing esaminando migliaia di fonti di informazioni in tempo reale per capitalizzare sulle variazioni del mercato minuto per minuto .
Information Cloud Services. ricercatori stanno lavorando alla realizzazione di prototipi specifici di Information Cloud Services per sviluppare infrastrutture su gruppi di server accessibili remotamente ( dalla “cloud”) da numerosi dispositivi.
[A cura di Mauro Notarianni]