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IBM: il processore Cell non morirà 

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Considerato uno dei design di processori più potente e innovativi del decennio, l’architettura Cell sembrava destinata a finire male. IBM aveva infatti annunciato che lo sviluppo della prossima generazione di Cell, che oggi viene utilizzata per architetture cluster capaci di dominare la classifica dei supercomputer così come di dare energia ai poligoni della Playstation 3, è sospeso. Ma se non ci saranno nuovi Cell a breve termine, il pacchetto tecnologico e l’architettura passano in un’altra area. E la produzione dell’attuale generazione, usata su vastissima scala (tanto che Cell è la seconda architettura più usata dopo x86) verrà  sempre prodotta nello stabilimento di Fishkill.

La paura che venisse fermata la produzione e abbandonato il progetto deriva da una intervista su un sito tedesco da cui la stampa internazionale ha letto l’intenzione di IBM di bloccare tutto. L’intervista è del 19 novembre scorso e David Turek, vicepresidente di IBM per il “deep computing” ha dichiarato che la prossima generazione PowerXCell 32i da utilizzare per supercomputer era stata bloccata a tempo indeterminato.

PowerXCell 32i rischiava di essere un “mostro” di calcolo, e infatti avrebbe dovuto dare un’ulteriore primato a IBM nel settore del supercalcolo, grazie ai due PPE (PowerPC Processor Elements) e ai ben 32 SPE (Synergistic Processing Elements). Invece, lo stop, anche se lo stesso Turek aveva aggiunto che il design di questa architettura avrebbe continuato a vivere in altri progetti futuri non meglio identificati. Lo scorso 24 novembre IBM, che ha sviluppato Cell con Toshiba e Sony in una alleanza chiamata STI, ha dichiarato che ritiene più che valido l’approccio Cell come architettura perché il futuro “sarà  sempre più basato su architetture e tecnologie multicore e ibride”, sulle quali l’azienda continua a investire.

Sempre IBM ha dichiarato che “continua la produzione di processori Cell per Playstation 3” e che l’azienda “continua a lavorare per sviluppare i processori di prossima generazione del mercato delle console da gioco”. Fino agli inizi di novembre il più veloce computer al mondo per calcolo, capace di superare il muro del petaflop (mille miliardi di calcoli in virgola mobile al secondo ) è stato il Roadrunner costruito per i Los Alamos National Laboratory con processori IBM Cell PowerXCell 8i e mix di processori Opteron di AMD. Nella lista dei 500 supercomputer più “verdi” (cioè efficienti da un punto di vista energetico) del mondo, l’architettura basata su PowerXCell 8i occupa invece tutte e tre le prime posizioni.

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