IBM partecipa a “Mobilità sostenibile”, conferenza internazionale sulla ricerca sulla mobilità sostenibile e presenta alcune interessanti soluzioni sviluppate in collaborazione con le amministrazioni di sei continenti diversi.
La gestione della mobilità nelle aree urbane rappresenta uno dei problemi più complessi sia per i paesi sviluppati sia per quelli emergenti, a causa di numerosi vincoli (finanziari, ecologici, sociali) e dell’estrema variabilità dei contesti in cui operano le amministrazioni locali. In questo senso, l’Information Technology può fornire strumenti e soluzioni capaci di venire a capo di tale complessità, a patto che si adotti un approccio integrato e sistemico, concretamente supportato dalle amministrazioni coinvolte. Gli studi della società hanno consentito di identificare due linee di intervento principali che danno vita all’Intelligent Transport System: la gestione della domanda e l’ottimizzazione delle infrastrutture di trasporto. La gestione della domanda mira a ridurre l’uso dei mezzi privati a favore di quelli di mobilità collettiva, come autobus e carsharing, ed ecologici, come le bici.
La società ha sviluppato progetti di road charging in collaborazione con le municipalità di Stoccolma, Londra, Singapore e Brisbane. A detta di IBM, ella capitale svedese il sistema di tariffazione ha permesso di ridurre il traffico nelle ore di punta del 20%, con un parallelo incremento di utilizzatori di mezzi pubblici pari a 80.000 passeggeri, e una riduzione di CO2 del 14%. A Singapore il sistema di tariffazione integrata ha semplificato l’utilizzo “intermodale” dei servizi di mobilità disponibili per i viaggiatori, consentendo agli utenti il pagamento unificato di autobus, metropolitana, ZTL, pedaggi e parcheggi. L’Amministrazione locale utilizza i dati raccolti ed elaborati da questo sistema, che registra il reale utilizzo delle infrastrutture, per ottimizzare il servizio e migliorarne la fruibilità.
Il passo successivo è rappresentato dai cosiddetti rewarding system, che integrano i due approcci, grazie ai quali sarà possibile stimare il “carbon footprint” di ciascun utente, assegnando ricompense ai comportamenti particolarmente virtuosi. A Eindhoven è stato realizzato un progetto pilota di rewarding system che ha portato ben il 70% del campione di automobilisti a modificare il proprio comportamento, evitando le ore di picco ed i percorsi più trafficati.
L’ottimizzazione delle infrastrutture di trasporto si concretizza in Sistemi di Transport Information Management, che consentono l’elaborazione di una gran mole di dati provenienti dalle fonti più disparate (GPS, sistemi RFID e di video sorveglianza, semafori), così da poter fornire non solo la situazione del traffico in tempo reale, ma pure una previsione su di esso e sul livello di saturazione delle infrastrutture, come ad esempio i parcheggi. La Singapore Land Transport Authority utilizza un sistema realtime per conoscere, anche con 90 minuti di anticipo, l’evoluzione del traffico: ciò assicura la possibilità di intervenire tempestivamente sulla rete stradale ma anche di informare gli automobilisti affinché scelgano percorsi alternativi.
Netherlands Railways, utilizza un software (“ILOG”) che consente di confrontare 56.000 variabili, tra cui la “domanda” dei passeggeri e la disponibilità dei mezzi. L’ottimizzazione che ne risulta consente un recupero del 6% di efficienza operativa e un risparmio di circa 28,5 milioni di Euro all’anno. La Taiwan High Speed Rail Corporation ha scelto “Maximo” per la gestione di oltre 320.000 asset, ottenendo una riduzione di costi d’esercizio e raggiungendo ugualmente un’invidiabile 99.15% di puntualità. Grazie a “Tivoli”, infine, le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) hanno il controllo, in tempo reale, dell’infrastruttura e possono intervenire in anticipo sul 50% delle possibili anomalie.
Fonte:
IBM
[A cura di Mauro Notarianni]