Il gruppo di pirati che si firma SwaggSec è riuscito a penetrare in uno dei server di Foxconn: oltre a un documento che rivendica l’operazione, sul web sono stati pubblicati login e password di numerosi clienti e dipendenti. Per alcuni minuti è stato possibile utilizzare le credenziali di accesso trafugate per effettuare ordini di produzione per conto di Apple, IBM, Microsoft, Intel e altri colossi dell’IT mondiale, così come ha verificato 9to5Mac. La falla è rimasta aperta per un breve lasso di tempo, dopo di che il server crackato è stato messo offline. Tra le credenziali trapelate in Rete ci sono anche login e password riservati di Terry Gou Ceo e fondatore di Foxconn.
Il crack del server Foxconn è stato possibile sfruttando una vulnerabilità di Internet Explorer, non corretta con l’opportuno aggiornamento, prendendo di mira la postazione di lavoro di un dipendente all’interno dell’azienda. Al contrario di quello che si potrebbe pensare l’attacco degli hacker non è motivato dalle condizioni di lavoro dei dipendenti: la precisazione arriva direttamente dal gruppo di SweggSec nel documento pubblicato per rivendicare l’operazione, di cui inseriamo un estratto in calce in questo articolo. Nel testo i pirati informatici fanno riferimento alle condizioni di lavoro dei dipendenti, da tempo sotto la luce dei riflettori dei media mondiali, e anche al recupero di informazioni sul nuovo iPhone 5 come possibili ragioni per un attacco informatico. In ogni caso SwaggSec dichiara che l’attacco non è stato effettuato per nessuna di queste due ragioni e che l’operazione è stata decisa e portata a termine per puro scopo dimostrativo e per divertimento.