C’è tutto un mondo per quanto riguarda il modo di organizzare le informazioni e le attività . Un mondo inesplorato da molti, che altri invece trovano descritto da sistemi più o meno complessi di gestione dei dati e delle informazioni. Il cuore del ragionamento è però sempre lo stesso, comunque: il software è solo il punto di arrivo, ci vuole un metodi prima.
Hit List, software ancora in beta prodotto da una piccola software house americana, Potion Factory, e dal costo “importante” (verrà 49,95 dollari, a regime) si candida ad avere un ruolo molto importante, perlomeno tra i cultori di David Allen e del suo Getting Things Done (GTD), il metodo che in realtà non necessita di nessun software per dare il meglio della vita organizzata.
Semplice, coerente e al tempo stesso potente, Hit List ha una grafica molto piacevole e, a un primo utilizzo di test, anche una discreta potenza nella capacità di organizzare, taggare e ricercare i vari eventi. L’unico modo per dare un giudizio su questo tipo di software, che poi sono molto soggettivi perché le applicazioni del metodo variano da persona a persona, è quello di utilizzarli a lungo tempo. Processo rischioso, dato che si abbandona una strada consolidata nel fare le cose e se ne sposa una piena di incognite.
Però, non è possibile “provarli” continuando a seguire un altro metodo o magari a utilizzare un altro software: come per il mare, solo bagnandosi e nuotandoci dentro si capisce come funziona. Quindi, il consiglio è di provare solo se non si è soddisfatti al 100% di quel che si usa. E se non si utilizza niente, prima è meglio leggersi il libro di Allen, che è stato tradotto anche in italiano come Detto fatto, l’arte dell’efficienza (Sperling & Kupfer, 270 pagine, 2006, 16,50 euro); ed è in vendita su Bol [sponsor]