HP ha cambiato idea: non ha più intenzione di vendere o creare uno spin-off della sezione Personal Systems Group (PSG) che si occupa di PC. La svolta (che tanto tale, in realtà non è visto che l’idea di vendere la divisione PC era solo una “ipotesi di studio”) arriva con le prime decisioni strategiche assunte sotto la guida di Meg Whitman. L’unità, insomma, resterà parte integrante di HP, senza scorporazioni e cessioni, nonostante restino i dubbi su come rendere produttivo un settore che ha sì alti volumi (HP è il primo produttore mondiale di personal computer) ma anche ridotti margini di profitto.
Dove le novità ci sono è, invece, il cambio di rotta sui settore tablet: HP ha fatto sapere che continuerà a investire su questo settore. Il sistema operativo di riferimento sarà Windows 8, una novità visto che il sistema operativo di Redmond è sempre stato al margine della visione recente nel campo touch di HP; non si esclude qualche possibilitò di rinascita neppure per WebOS che poco più di un mese addietro era stato destinato a finire al servizio di dispositivi di rete, stampanti e accessori se non ad essere ceduto in licenza a terze parti. L’azienda ha dichiarato di aver messo in atto un “processo di rivalutazione” e il destino del team che sviluppa WebOS sarà deciso entro due mesi. La Whitman ha riconosciuto che il mercato “è stato creato da Apple” affermando che “questo ad ogni modo non significa che non possa esserci un secondo competitor”.
[A cura di Mauro Notarianni]