Greenpeace manda in archivio il sito Green My Apple. Un annuncio in merito è apparso nella serata di ieri su quello che per alcuni mesi è stata la pagina di riferimento di tutti coloro che credevano possibile spingere Cupertino verso una politica ambientale più attenta al rispetto dell’ecosistema.
Portando dall’attualità alla storia la pagina web che ha vinto anche un Webby Award, Greenpeace ripercorre tutte le tappe, i momenti salienti, i punti di svolta e i volti di una campagna che ha preso le mosse diverso tempo fa e non senza qualche frizione è culminata con il documento “A Greener Apple” con cui Jobs traccia la strada verso un “Mela” davvero verde.
Per concludere in bellezza un percorso che, probabilmente non sbagliando troppo, Greenpeace giudica una vittoria, l’associazione ambientalista ha creato libro con le migliori creazioni artistiche ricevute nel corso degli ultimi 9 mesi di campagna. Greenpeace sottolinea che il libro è stato interamente creato usando tecnologie Apple. “Ho usato Aperture – ci dice l’italianissimo “Capitan Giona” che ha curato l’edizione – per creare il libro, poi ne abbiamo ordinate due copie con il sistema di acquisto interno al software. Uno lo recapiteremo all’ufficio ambiente dell’Apple e l’altro lo manderemo direttamente a Steve Jobs. Chissà se Steve lo aprirà davvero…”
Tutti i naviganti della rete ne possono vedere una versione web direttamente daqui, mentre il “making of” del video è su YouTube (e in calce a questo articolo).
Greenpeace, pur concludendo la campagna dedicata ad Apple, certo non va in vacanza. Già da oggi, dimostrando di non essere focalizzata unicamente su Apple ma protesa in uno sforzo globale, lancia una nuova sfida a tutta l’industria dell’elettronica: Chi produrrà il primo computer “Verde”?
I visitori del sito (per ora solo in inglese) possono spedire agli amministratori dei più importanti produttori di computer (HP, Dell, Sony, Lenovo, Apple, Fujitsu Siemens, Acer, Toshiba) di essere i primi a mettere sul mercato un vero computer privo di sostanze tossiche. Greepeace precisa che questa e’ solo la prima fase del nuovo progetto che si svilupperà gradualmente nei mesi successivi.