Dieci milioni di libri già digitalizzati in cerca di una piattaforma su cui essere letti. Questa la situazione dal punto di vista di Google, che sta continuando nonostante le cause legali a trasformare libri polverosi sepolti in biblioteche in volumi digitalizzati e fruibili gratuitamente se non altro a pezzetti (e sempre che non siano state sbagliate le scansioni). E all’orizzonte una prospettiva singolare: offrirli anche su Kindle di Amazon.
La proposta arriva come un fulmine durante le vacanze di Natale, dopo pochissimo che Google ha perso una causa in Francia intentata da editori locali che stanno cercando di difendere il patrimonio culturale francese (Sarkozy aiuta questa manovra, così come il cancelliere tedesco Merkel sta facendo lo stesso in Germania). Adesso Dan Clancy, capo del progetto tecnico dietro a Google Books, dice che Google si prepara a lanciare le Google Editions con circa mezzo milione di libri per l’anno prossimo e che vorrebbe sbarcare anche su Kindle.
L’idea è che Google sia libera di supportare qualsiasi apparecchio sul mercato. Amazon ha circa 360mila libri (solo in inglese, per adesso) a disposizione del suo catalogo, mentre Google praticamente triplicherebbe l’offerta fin dal primo giorno. Kindle, il vero vincitore di questo primissimo round di offerta degli apparecchi per la lettura della carta digitale, vede comparire già i primi “seri” avversari, come il Nook di Barnes & Noble. Negli Usa “pende” una verifica prevista per il 18 febbraio dell’accordo raggiunto in un’altra causa che vede opposta Google alla gilda degli autori e ad alcuni dei più grandi editori di quel Paese. Ovviamente, non è nota la risposta di Amazon, che per adesso si può intuire sarà di verso negativo.