L’avanzata di Google è orami inarrestabile: secondo comScore, la grande G nel mesi di Aprile ha guadagnato altre quote nel mercato delle ricerche online in USA, raggiungendo la percentuale del 61,6%, con un aumento dell’1% delle ricerche.
Un incremento che vede contemporaneamente il calo dei quattro rivali di Mountain View: Yahoo! scende al 20,4%, con un calo delle ricerche del 6%; Live Search di Microsoft cala al 9,1%, con il 5% in meno delle ricerche. Chiudono AOL e Ask, che si fermano rispettivamente al 4,6% e 4,3%, con un calo rispettivo del 6 e del 9 percento.
Un duro colpo per i concorrenti di Google, considerando soprattutto che il mercato pubblicitario del search engine rappresenta in USA il 41% dell’intero mercato dell’online advertising.
I dati mostrano ancora la tendenza a crescere del motore di ricerca di Mountain View, forse non solo per lo strapotere di Google, ma anche per l’incapacità dei concorrenti di offrire valide alternative davvero competitive. L’unica alternativa all’orizzonte sarebbe potuto essere l’accordo Yahoo!/Microsoft che molti osservatori, comeCitigroup, valutano necessaria ma ancora non sufficiente a contrastare il dominio della società di Brin e Page.
C’è chi inizia a correre ai ripari: l’ultima trovata di Microsoft la butta sui soldi. Live Search ha infatti annunciato il servizio “cashback“: gli utenti che useranno il motore di ricerca di Redmond per trovare e acquistare ciò che desiderano, riceveranno indietro parte di quanto speso sul prodotto appena acquistato grazie alla ricerca via Live Search.
Un tentativo (poco ortodosso) di spingere i naviganti ad usare Live Search per le loro necessità online; vedremo se basterà anche solo per scalfire lo strapotere di Google.