Continuano a rincorrersi in maniera incontrollata le voci sull’esistenza di un ipotetico “gPhone”, il telefonino di Google.
L’ultima indiscrezione appare un po’ troppo ottimista per essere attendibile: Business Standard, testata indiana paragonabile al nostro Sole24Ore, darebbe il gPhone in arrivo entro due settimane.
Google avrebbe preso accordi con Bharti Airtel e Hutch (da poco acquistata da Vodafone), primo e terzo carrier di telefonia dell’India, e con alcuni ISP del Paese, per offrire servizi di ricerca e IM; a breve dovrebbe tenersi l’annuncio ufficiale di Google, pronta a lanciare il telefono contemporaneamente in Usa, in Europa e India. L’unica questione da sistemare sarebbe l’approvazione dell’autorità di regolamentazione americana (FCC).
Letta così, la notizia farebbe saltare sulla sedia: com’è possibile? Il telefonino di Mountain View sarebbe pronto al lancio e non si sa ancora nulla?
La risposta ufficiale di Google è stata sibillina: il portavoce Michael Kirkland ha solamente sottolineato l’impegno della società nel voler sviluppare applicazioni efficaci in mobilità .
Tornando indietro di qualche settimana, dal Wall Street Journal si venne a sapere che Google avrebbe effettivamente presentato un prototipo di telefonino funzionante ad alcuni produttori di cellulari.
Lo scopo sarebbe stato lanciare il dispositivo sul mercato senza alcun costo di sottoscrizione da parte dei consumatori; gli unici introiti sarebbero giunti, come sempre, dalla pubblicità , sfruttabile anche attraverso i molti servizi in connettività che Mountain View avrebbe voluto implementare sul cellulare definitivo.
Dalle righe del Wall Street Journal, risalenti ad appena 25 giorni fa, a ritrovarsi un cellulare nelle vetrine fra due settimane il passo è un po’ esagerato.
Secondo il parere di molti osservatori, Google resta una società impegnata su software e servizi, poco interessata ad esporsi sul fronte hardware in prima persona.
Inoltre, parlando della FCC, spesso l’ottenimento dell’autorizzazione da parte dell’organo di controllo sulle telecomunicazioni USA richiede tempi molto lunghi, anche mesi; ricordiamo ad esempio tutte le vicissitudini dell’iPhone. Appare perciò improbabile che Google sia riuscita davvero a fissare il lanciare del dispositivo a livello mondiale in quattro e quattr’otto.
Come sempre, nel caso di annunci di questo genere, la verità si rivelerà da sé fra pochi giorni. Basterà attendere due settimane per sapere se il Google Phone farà il suo primo squillo o se l’unico suono udibile sarà quello delle solite campane del sensazionalismo.