Gli utenti Mac non possono certo lamentarsi sul fronte “ricerca”, vista la presenza su Mac Os X 10.4 di un peso massimo come Spotlight. La “lente” di Apple è certamente molto potente ed efficace, ma forse presenta ancora lacune che lo rendono a volte meno versatile di quanto lo vorrebbe. A chi è insoddisfatto e vorrebbe avere qualche cosa di più arriva ora in aiuto Google che ha rilasciato in versione Mac Google Desktop
Disponibile ormai da tempo immemore su PC e poi portata sul Mac nello scorso Aprile, l’applicazione, attraverso un accurato sistema di indicizzazione, permette di effettuare ricerche esaustive all’interno del vostro computer. Il tutto con la semplice efficacia tipicamente Google, ormai più che collaudata e affidabile.
Tramite Google Desktop potrete esplorare il vostro Mac, integrando fra i risultati gran parte dei contenuti disponibili: email, applicazioni, documenti, contatti, fotografie, video, musica, presentazioni, PDF, eventi e moltissimi altri formati, oltre all’ovvia integrazione con account GMail. Non solo.
Vera novità di questo programmino è la commistione, a livello di ricerche, fra i contenuti off-line, che riposano sul vostro hard disk, e i contenuti on-line, disponibili in rete. Esplorerete contemporaneamente il vostro computer e la rete internet, magari accorgendovi che quello che stavate cercando era proprio sotto il vostro naso
I risultati saranno coadiuvati da una “memoria storica”, che permetterà di consultare off-line sia le vostre ricerche online effettuate tramite Google, sia il traffico di posta elettronica, nel caso in cui abbiate una sottoscrizione a Gmail. Storicizzazione ancor più esaltata dalla funzione “cache”, che consentirà di visionare degli “screeshot” di versioni precedenti di documenti cancellati o modificati.
Da citare ancora: funzione di lancio immediato, grazie a cui sarà possibile avviare le applicazioni direttamente dalla pagine dei risultati; comodo toolbox, attivabile (o disattivabile) con una doppia pressione del tasto “mela”, e piena integrazione con l’ormai nota schermata del browser sulla pagina principale di Google.
Unico appunto riguarda la solita “questione privacy”, coinvolta ogni volta che decidiamo di affidare le nostre informazioni a “terzi”. Sembra, infatti, che i dati indicizzati non siano inviati ai server di Google, ma, probabilmente, ad una società cui Mountain View ha esternalizzato il compito. Con ciò, Google assicura che i dati vengono solo elaborati, e non letti o consultati se non con autorizzazione.
Inoltre alcune funzioni pertinenti la visualizzazione indiscriminata di file e documenti, o la possibilità di mantenere documenti in versione “cached”, potrebbero rappresentare un pericolo per chi vuole mantenere la privacy sui propri documenti riservandoli non solo dal web ma anche da un accesso differito sul proprio computer.
Esistono comunque filtri e selezioni atte a rimuovere questi rischi, ma è sempre meglio capire a cosa si sta andando incontro prima di iniziare a muoversi.
Per il resto dobbiamo anche notare che Google Desktop per Mac risulta essere molto più “povero” rispetto alla sua controparte su Windows: niente gadgets né toolbar. Mancanze che, stanti i piani di Google, dovrebbero essere implementate durante il prosieguo della fase di beta testing.
La versione appena rilasciata che comprende oltre all’italiano la traduzione in altre 8 lingue apporta alcune correzioni di bug, aggiunge la possibilità di riportare i crash, ignora i messaggi di Spam all’interno di Mail e supporto i gruppi di contatti sia nella Rubrica Indirizzi che in Entourage.
Google Desktop (Beta) è compatibile con Mac OS X 10.4 o successivi ed è scaricabile gratuitamente da questa pagina.