Dopo un inizio brillante, Chrome, il browser di Google, non è riuscito a mantenere particolarmente alto l’interesse degli utenti, almeno non dal punto dei risultati. Sembra infatti che la diffusione di Chrome non abbia mantenuto una curva ascendente, come sicuramente sperato da Brin e Page.
Per spingere il suo software di navigazione, Google sembrerebbe aver iniziato a prendere in considerazione le possibilità di stringere accordi con alcuni produttori di PC, per poter pre-installare sulle macchine il suo browser, mettendolo a disposizione degli utenti tranne accordi OEM.
Una mossa che senza alcun dubbio aiuterebbe la diffusione di Chrome: ricordiamo infatti come buona parte del dominio attuale di Internet Explorer, che detiene ancora il 70% del mercato mondiale, sia dovuta proprio alla decisione adottata da Microsoft anni fa di includere IE gratuitamente su ogni computer venduto con Windows.
Mossa che decretò il famoso recupero di IE sull’allora leader Netscape, e che in pochi anni ribaltò completamente la situazione. Il resto è storia recente: Netscape muore e dalle sue ceneri nasce Firefox, oggi al 20% del mercato.
La possibilità che Chrome possa essere disponibile immediatamente sui PC potrebbe rappresentare una spinta decisiva (oltre ad una delle mosse maggiormente efficaci) per la conquista da pare di Google forse non del mercato, ma almeno di una buona fetta dello stesso.