L’App Store di Google è quasi pronto e dovrebbe ufficialmente aprire i battenti a ottobre. Annunciato a maggio, si tratta di uno shop on-line per l’acquisto di applicazioni web o altro pensato per stimolare gli acquisti e creare un business intorno a Chrome. Nel corso della Game Developers Conference Europe tuttora in corso in Germania, Google ha fatto una dimostrazione, presentando per lo più dei giochi: titoli che vanno da un semplice gioco degli scacchi a giochi più complessi quali “Plants vs. Zombies”, “Lego Star Wars” o “Fifa 2010”. Le applicazioni possono essere scritte in Flash, JavaScript o C + +, HTML5 e sfruttare tecnologie 3D come WebGL. In ogni caso tutto funziona direttamente dal browser, anche se quanto visualizzato è full-screen.
Per stimolare gli sviluppatori, Google ha mostrato alcune statistiche nelle quali si evidenzia un declino nell’uso delle console da gioco e una maggiore propensione degli utenti a giocare sul web (un classico esempio sono le applicazioni per Facebook). Chrome, a detta di Google, è la piattaforma perfetta per i giochi grazie a un veloce engine JavaScript, all’abbraccio di tecnologie quali WebGL e HTML5. Ovviamente dal punto di vista degli sviluppatori è interessante come le applicazioni web consentono di interagire e integrare dati in tempo reale da siti web di tutti i tipi.
Lo store di Chrome offrirà software suddiviso in categorie: ogni applicazione avrà una pagina di presentazione, sarà possibile attivare versioni dimostrative, sottoscrivere abbonamenti, gli utenti potranno commentare le applicazioni e sincronizzare versioni multiple di Chrome presenti su più computer. E’ ovviamente anche previsto un sistema di pagamenti semplificato e di semplice uso.
Gli sviluppatori potranno inviare le applicazioni da convalidare e pare di capire che (almeno al momento) Google non richiederà commissioni. L’apertura dello store per gli sviluppatori è prevista entro ottobre ma inizialmente solo per i programmatori statunitensi. Nel corso della prima metà del 2011, il sistema di pagamenti integrato consentirà di gestire valute diverse dal dollaro.
[A cura di Mauro Notarianni]