Google starebbe lavorando per portare il browser Chrome sui dispositivi iOS (iPad, iPhone e iPod touch). È quanto riferisce il sito GigaOm riportando a sua volta analisi del gruppo australiano Macquarie Equities Research. Qualcuno prova ad azzardare che l’arrivo di questo browser su iOS potrebbe avviare un’interessante battaglia per il predominio nel settore dei browser per dispositivi mobili, con ovvi vantaggi per gli utenti, i quali potrebbero scegliere l’app per navigare su Internet secondo i propri gusti e preferenze.
Già adesso sull’App Store sono presenti alcuni browser alternativi (Opera Mini, Dolphin e iCab Mobile) e ognuno di queste ha particolari e interessanti peculiarità non presenti in Safari; Opera Mini, ad esempio, supporta la navigazione a schede, l’accesso rapido e un sistema di compressione ottimizzato che velocizza il caricamento delle pagine; Dolphin consente di avviare ricerche con la voce e supporta le gesture per richiamare i siti web. iCab mette a disposizione filtri e una modalità di visualizzazione a tutto schermo.
Affinché possano essere approvati da Cupertino, i browser di terze parti devono sfruttare WebKit, il framework open source per il rendering delle pagine web; Chrome, in effetti, usa WebKit e Apple non dovrebbe avere troppi problemi ad accettare l’applicazione sullo store.
Google starebbe progettando a una campagna di marketing specifica da avviare in concomitanza con l’arrivo del browser alternativo per iOS, con spot televisivi nei quali si dovrebbero vedere star quali Lady Gaga e Justin Bieber. Tra i vantaggi che Google otterrebbe nel promuovere il suo browser, il non dover pagare Apple per le ricerche eseguite tramite Safari (con costi stimati per la grande “G” in un miliardo di dollari l’anno).
Sul versante delle applicazioni desktop, Google ha rilasciato la versione 19 con integrato il nuovo motore JavaScript: quest’ultimo ora sfrutta un algoritmo in grado di decidere con quale compilatore ottimizzare il codice da eseguire migliorando ulteriormente la velocità di esecuzione.
[A cura di Mauro Notarianni]