Il servizio di posta elettronica Gmail di Google integra un ottimo meccanismo antispam, in grado di bloccare i messaggi indesiderati combinando diverse tecnologie. Il sistema “impara” a bloccare i messaggi in base alle segnalazioni: più sono i messaggi segnalati come spam dalla community, più aumenta l’abilità del sistema. La stessa infrastruttura di elaborazione utilizzata dalla tecnologia di ricerca è alla base dei filtri antispam; quando vengono rilasciati nuovi dati per la protezione da spam, gli algoritmi si adattano e solitamente dopo pochi minuti dall’invio di un nuovo tipo di posta indesiderata da parte dello spammer, questo viene bloccato dagli account Gmail.
Google ha da ieri integrato un sistema che spiega perché il messaggio è stato eventualmente marcato come “spam”. Facendo click sull’etichetta Spam e aprendo uno dei messaggi, è possibile visualizzare una breve spiegazione del motivo per cui quel particolare messaggio è stato messo nella cartella Spam. Tra le spiegazioni che potremo vedere: frodi di phishing, messaggi provenienti da un mittente non confermato, messaggi che l’utente ha contrassegnato come spam, somiglianza con messaggi sospetti norme impostate dall’amministratore.
[A cura di Mauro Notarianni]