Un team di ricercatori della giapponese Keio University ha sviluppato un sistema piuttosto elaborato e affermano che questo consentirebbe di far interagire essere umani e piante. Sensori e microfoni installati negli arbusti controllano l’ambiente circostante attivando alcuni attuatori collegati alla pianta tramite fili sottili. I ricercatori affermano che i prototipi utilizzati non sono appassiti per un anno intero e quindi non è esclusa la possibile commercializzazione e arrivo nelle case di chi desidera coltivare una pianta ornamentale del genere.
Nel video mostrato qui sotto si mostrerebbe come alle azioni dei ricercatori corrisponda una risposta della pianta in base ai dati ricevuti dai sensori. Questa reagisce ai movimenti bruschi (rabbia) rispondendo con i movimenti delle foglie. Fatichiamo a comprendere l’utilità di un simile oggetto, ma anche di questo i giapponesi sono in grado di fare un’arte, un po’ come i “chindogu”, invenzioni stravaganti, non brevettate che rimangono in una sorta di limbo tra l’inutile e il divertente, oggetti di cui si può fare a meno e che fondamentalmente non servono a niente.
[A cura di Mauro Notarianni]