George Hotz, hacker noto ai più con il nickname di Geohot, si è guadagnato una certa fama per aver dato un enorme contributo al jailbreak di iPhone e all’exploit del software di PlayStation 3, al punto tale da essere stato recentemente coinvolto in una lunga disputa legale con Sony. Successivamente, il giovane hacker californiano ha lavorato per un periodo di tempo in Facebook e per diversi mesi si è tenuto lontano dai guai. Tuttavia, nelle ultime ore Hotz è tornato sotto le luci dei riflettori, ma stavolta non per merito delle sue abilità di hacker. Pare infatti che, diretto all’SXSW per tenere un talk intitolato “L’ultima frontiera del reverse engineering”, Geohot sia stato fermato presso un posto di controllo in Sierra Blanca e trovato con circa 7 grammi di marijuana nel cruscotto e ulteriori 3 grammi sottoforma di cioccolata. Non è bastata a Hotz la licenza medica che gli consentirebbe di utilizzare marijuana per scopi medicinali in California, poiché lo Sceriffo ha erroneamente pesato l’intera cioccolata calcolando un valore di 800$ di stupefacenti e chiedendo al ragazzo 1500$ di cauzione.
Alla fine Hotz si è presentato regolarmente al talk dell’SXSW, il che lascia pensare che abbia immediatamente pagato la cauzione, ma secondo un avvocato il comportamento della polizia locale avrebbe violato il Quarto Emendamento degli Stati Uniti: infatti, non solo lo scopo del posto di blocco non era quello di controllare il traffico di stupefacenti, ma lo sceriffo avrebbe ispezionato il veicolo solo su segnalazione da parte del cane. A seconda di come siano andate davvero le cose, quindi, Geohot potrebbe essere in grado di fare ricorso e riavere indietro l’intera cauzione.
Fonte: Above the Law