Dopo le numerose diatribe e questioni legali che lo hanno coinvolto negli ultimi mesi, George Hotz, hacker noto con il nickname di GeoHot, è stato infine assunto in Facebook per lavorare ai futuri progetti dell’azienda di Zuckerberg. La notizia è stata confermata dallo stesso Hotz, in maniera assai appropriata, con un aggiornamento del suo profilo sul social network in blu, sebbene non è ancora chiaro su quali progetti effettivamente sarà coinvolto il giovane hacker: i più accreditati sarebbero la nuova applicazione di Facebook per iPad o, ancora più credibile, il tanto vociferato Project Spartan, la piattaforma web realizzata in HTML5 e che permetterebbe di acquistare applicazioni senza passare necessariamente da un servizio proprietario come l’App Store di Apple.
Va ricordato il rulo fondamentale che GeoHot ha avuto nel jailbreak di iPhone, trovando e diffondendo l’exploit LimeRa1n; dallo scorso anno, dopo aver apparentemente perso interesse per il dispositivo Apple, il talentuoso ventunenne è tornato sotto la luce dei riflettori per aver bypassato PlayStation 3 e diffuso un hack della console, cosa che gli è costata una lunga e spossante (almeno sul piano economico) serie di cause legali.
Lo sposalizio con la società di Mark Zuckerberg sembrerebbe risalire allo scorso maggio, sebbene soltanto ora ci sia stata conferma del suo effettivo coinvolgimento. Comunque, chi conosce la storia e la filosofia di Facebook sa bene quanto Zuckerberg e soci abbiano visto sempre di buon occhio hacker e semplici smanettoni, organizzando particolari iniziative ed eventualmente assumendoli tra le proprie fila. A questo punto una cosa sembra pressoché certa: GeoHot è per ora fuori dai giochi, lasciandosi alle spalle hack e jailbreak, ma potrebbe probabilmente rappresentare uno degli investimenti migliori che il social network abbia fatto quest’anno.