Freescale Semiconductor è nota al mondo Mac per essere stata la protagonista, con IBM, delle schede madri dei computer della Mela. Suoi erano i PPC che hanno caratterizzato la piattaforma di Cupertino, questo sia quando ancora era solo una divisione di Motorola che poi quando (per breve tempo prima che Apple passasse da Intel) era stata trasformata in società indipendente. Dal momento in cui il Mac Os è transitato su x86, Freescale ha perso appeal e mercato nel campo dei personal computer, concentrandosi su settori dell’embedded e sistemi di rete, ma ora i vertici dell’azienda tornano a guardare ai PC.
L’occasione è offerta dal dilagare dei Netbook per i quali Freescale presenterà in queste ore, nel contesto del Ces di las Vegas, i.MX515. Il chip non ha nulla a che fare con quelli visti nei Mac fino a qualche anno fa. Si tratta di un processore con processo costruttivo a 65 nanometri, velocità di 600MHz che può scalare fino a un massimo di 1 GHz basato sul core Cortex-A8 di ARM, con supporto integrato per grafica 3D e riproduzione di filmati HD.
Tecnologie e know-how derivano, dunque, direttamente dai processori fino a oggi utilizzati in cellulari e smartphone: la nuova CPU di Freescale non richiede ventole di raffreddamento né dissipatori passivi offrendo livelli di autonomia simili a quella oggi disponibile nei dispositivi di comunicazione tascabili. Stando alle dichiarazioni rilasciate dai dirigenti di Freescale il nuovo processore i.MX515 è in grado di far funzionare un netbook con schermo da 8,9 pollici fino a un massimo di ben 8 ore, un valore decisamente più elevato dell’autonomia oggi disponibile per i netbook che integrano Intel Atom.
La concorrenza nel segmento dei netbook è in crescita: dopo il notevole successo di Atom, quest’anno al CES di Las Vegas vedremo non solo la presentazione di i.MX515 di Freescale ma anche di una nuova CPU di AMD progettata per questo tipo di macchine dal prezzo contenuto. Per quanto riguarda Freescale non ci sono ancora dichiarazioni ufficiale relative al prezzo di vendita, che sarà svelato al CES, in ogni caso i dirigenti della società hanno dichiarato che i futuri netbook con CPU i.MX515 saranno proposti a prezzi che partono da 199 dollari, contro i 299 dollari di base dei netbook attuali.
Glen Burchers marketing director della divisione consumer di Freescale ha dichiarato che i netbook sono principalmente utilizzati per accedere a Internet precisando che “..sono un complemento per computer e smartphone pur non sostituendo né l’uno né l’altro”. i.MX515 sarà disponibile a partire da metà del 2009 mentre i primi sistemi basati su questa nuova CPU saranno commercializzati verso la fine dell’anno: funzioneranno con Linux e non con Windows, con schermi fino a un massimo di 10 pollici.
Mentre il supporto e il porting per l’ambiente Windows sembra escluso a priori, vale la pena notare che una versione di Mac OS X “alleggerita”, quella attualmente utilizzata in iPhone e touch è già pronta per supportare l’architettura ARM. Il nuovo annuncio di Freescale e il successo di vendite dei netbook, di cui si prevede una ulteriore importante crescita nel corso del 2009, sono tutti fattori che portano a prevedere un eventuale prossimo approdo di Apple in questo segmento di mercato.