Negli Stati Uniti due hackers pirati sono stati incriminati per il furto delle email e di altri dati personali avvenuto nel giugno del 2010 ai danni di 120.000 utenti iPad con AT&T. I dettagli e la tecnica utilizzata non sono del tutto noti ma la falla che ha permesso ai due pirati di ottenere i dati personali non risiede nel tablet della Mela quanto piuttosto nel sistema implementato dall’operatore AT&T. Macitynet ha trattato la vicenda in diversi articoli, si veda per esempio qui, qui.
Ora i due pirati, Daniel Spitler e Andrew Auernheimer (quest’ultimo accusato, in una indagine di differente natura, anche di possesso di stupefacenti) devono rispondere per i reati di frode e associazione a delinquere. Il duo ha firmato le operazioni di hackeraggio con lo pseudonimo Goatse Security, auto attribuendosi il ruolo di realtà che operava per il bene degli utenti, al fine di scoprire le falle nei sistemi informatici. Nel caso di AT&T l’operazione “benefica” portò alla pubblicazione di numerosi indirizzi email di membri del Congresso, membri dell’esercito e di numerosi altri VIP statunitensi.
Spitler sarà il primo ad apparire in tribunale a Newark, New Jersey proprio nella giornata di oggi mentre Auernheimer sarà chiamato a rispondere nei prossimi giorni in un tribunale dell’Arkansas. La vicenda della falla di sicurezza di giugno suscito molto scalpore non solo per la rivelazione di dati personali di numerose personalità ma anche per il coinvolgimento, anche se solo indiretto, del tablet della Mela, all’epoca dei fatti novità tecnologia in circolazione da pochi mesi. Gawker Media, allora in piena polemica con Apple per il caso iPhone”dimenticato” al bar, ne approfittò per denunciare la scarsa sicurezza dei partner cui Cupertino si era affidata, montando un caso che ebbe clamore in tutto il mondo. Ironicamente alcuni mesi dopo è stata Gawker Media a subire un attacco da parte di pirati informatici che hanno sottratto dai suoi sistemi molte migliaia di password di utenti dei suoi servizi.