Manca solo un mese al lancio dell’iPhone in USA e l’Europa non conocsce ancora il suo operatore.
Nelle scorse settimane si era fatta largo la voce che Vodafone fosse il carrier più papabile, vista la sua ampia diffusione geografica nel Vecchio Continente. Ora una voce proveniente dal britannico Marketing Week vedrebbe T-Mobile in pole position per accaparrarsi il tanto atteso telefonino.
Tale preferenza sarebbe dovuta ad una maggiore compatibilità (rispetto a Vodafone) fra le infrastrutture di T-Mobile e i software di iPhone e iTunes.
Se davvero gli inglesi avessero ragione, potrebbero sorgere problematiche non indifferenti. T-Mobile è assente in paesi chiave della telefonia europea come Spagna, Svizzera, Portogallo, Francia e Italia. Ricordiamo che la Francia, oltre ad essere il quinto paese al mondo come PIL, è il terzo mercato europeo dei cellulari, mentre l’Italia è addirittura il primo Stato europeo nel rapporto abitanti-apparati.
E’ difficile credere che Apple si prepari ad un esordio tanto rimaneggiato, sia pensando all’importanza data al lancio dell’iPhone, sia alla centralità degli Stati che sarebbero tagliati fuori da un accordo di esclusiva con un operatore geograficamente limitato come T-Mobile.
Diverso sarebbe il caso in cui Apple decidesse di rinunciare alla scelta di un operatore unico; decisione che francamente sarebbe molto più preferibile in un mercato come quello europeo, molto più frastagliato differenziato rispetto alla controparte statunitense.
Cupertino potrebbe adottare una strategia a carrier multipli, limitando l’esclusiva a livello nazionale e non continentale.
Nel caso in cui, invece, Steve Jobs s’intestardisse sulla volontà di avere un operatore unico anche in Europa, T-Mobile non rappresenterebbe la soluzione ideale; l’operatore più adeguato sarebbe sempre Vodafone. Anche in questo caso i problemi, però, non sarebbero risolti: Vodafone ha una rete EDGE praticamente assente.
Un iPhone che non possa utilizzare la rete EDGE sarebbe un debutto altrettanto deludente. Già l’impossibilità di appoggiarsi a reti di terza generazione ha suscitato notevoli polemiche. Non vogliamo nemmeno immaginare le reazioni nel caso in cui anche la tecnologia EDGE fosse inutilizzata.
In mezzo a tutto questo intricato reticolo di supposizioni, l’unica (magra) consolazione di noi europei è l’attesa del lancio americano, sperando che a giugno arrivino anche per noi notizie certe.