à l’Europa il mercato che cresce di più per Apple quanto si tratta di Mac. A dimostrare la forza del vecchio continente sono i dati del trimestre fiscale che parlano di un aumento delle vendite del 47% rispetto allo scorso anno.
L’Europa batte tutti gli altri mercati, gli Usa (+38%) e il Giappone (+26); solo il settore dei negozi (che Apple considera come una regione a parte) ha fatto meglio con il +53%, ma in questo caso non si tratta di un vero mercato a parte, anche se va detto che trattandosi di negozi collocati quasi tutti negli Usa, si dovrebbe andare a sommare l’impatto a quello determinato dalle vendite americane (nord e sud America). Anche parlando di fatturato l’Europa fa molto bene, con un aumento del 42% rispetto al Giappone (+41%). In Europa sono stati venduti 576mila Mac contro i 1,13 milioni delle americhe e i 102mila del Giappone. I negozi Apple, da soli, ne hanno però venduti 476mila. à interessante anche notare come le vendite di iPod siano cresciute di più al livello internazionale (quindi con Europa protagonista) che negli Usa (+15% rispetto ad un +10%). Oppenheimer ha sottolineato esplicitamente il risultato europeo, ribadendo che a tirare il business sono i tre principali paesi, Francia, Germania e Regno Unito.
Venendo ai prodotti, si nota una riduzione (forse temporanea) della forbice a favore dei portatili. Apple ha venduto 943mila computer da tavolo e 1,553 milioni di portatili; l’aumento è stato del 49% per i desktop e di “solo” del 37% per i laptop, con una crescita del 44% del fatturato per i desktop e del 42% per i laptop. Anno su anno la differenza è minore (10% per il numero dei desktop e dell’8% per i laptop).
Un aspetto interessante da notare è nel fatturato, cresciuto di più per i portatili rispetto alle unità e di meno, sempre rispetto al numero di unità , per i desktop. Questo significa che probabilmente per i portatili di fascia consumer stanno perdendo velocità ; mentre nel settore dei desktop a calare le vendite sono i computer più costosi.
Per quanto concerne gli iPod spicca l’aumento delle vendite trimestre su trimestre (+3%), una netta inversione di tendenza rispetto alla tradizione che vende questo trimestre come solitamente più debole di quello concluso a marzo. Da sottolineare anche l’aumento del fatturato rispetto allo scorso anno (+7%), ciò nonostante un “mix” di prodotto che dovrebbe puntare verso gli shuffle che costano meno del resto della gamma. Probabilmente stanno tirando bene gli iPod touch che, invece, costano di più, portando equilibrio al bilancio anche se resta evidente come il fatturato (+7%) prodotto dagli iPod sia inferiore al tasso di crescita del numero di iPod (+12%). Il successo di iPod è determinato dalla vastissima rete che vende il player: ben 45mila negozi in tutto il mondo.
Per quanto concerne iTunes, rispetto allo scorso anno è stato messo a segno un aumento del 7% in fatturato, ma non si può non notare come trimestre su trimestre ci sia un calo del 8%; in termini pratici sembra di poter dire che il business del video on line continua a non decollare. Ricordiamo che nel corso degli ultimi mesi sono stati fatti molti sforzi sia per espandere a livello internazionale la strategia che nell’arricchirlo di contenuti.
Per quel che riguarda gli iPhone le cifre non sono molto significative, alla luce del fatto che Apple ha annunciato l’iPhone 3G che però non è stato disponibile fino al trimestre attuale. In ogni caso il trimestre di giugno ha fatto segnare un -56% in unità vendute rispetto al trimestre di marzo.
Per quanto concerne il software si nota un leggero calo (-5%) rispetto al trimestre precedente, ma un aumento del 30% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.