Il processore di iPhone è basato sulle tecnologie dei chip ARM1179JF-S. Uno dei dettagli essenziali che ancora mancavano per inquadrare dal punto di vista delle tecnologie il cellulare di Apple è stato rivelato nel week end, grazie alle informazioni che scaturiscono dall’estrazione del firmware del telefono.
Il software che gestisce iPhone è distribuito (al fine di recuperare il funzionamento del cellulare in caso di guai seri), come accade per quello di iPod, attraverso iTunes e qualche hacker con le conoscenze necessarie per farlo è riuscito ad accedere ad esso, trovando il link e successivamente a a scaricarlo.
Anche se i file sono protetti (in particolare l’immagine disco del sistema operativo è inaccessibile in quanto chiusa da password) una lunga serie di appassionati sta provando a recuperare i file con qualche successo e tra le informazioni ottenute ci sono quelle a proposito del processore.
Il chip è molto probabilmente un Samsung S3C6400, un prodotto di nuova generazione (lanciato a febbraio) che, appunto, usa le tecnologie ARM.
Se queste informazioni fossero confermate iPhone avrebbe una CPU da 667 MHz (anche se il core ARM può arrivare fino a 700 MHz) con TrustZone.
Quest’ultimo dettaglio è rilevante in quanto significherebbe che Apple ha un’area ad alta sicurezza all’interno del quale fare eseguire il codice di funzionamento, proteggendolo dagli hackers e dai pirati informatici. TrustZone supporta il download di contenuti, la protezione dei dati di e-commerce, le connessioni di rete e l’aggiornamento di firmware “over the air”, ovvero scaricato attraverso la rete cellulare.
Il chip ARM, come si apprende dallo stesso, ha anche altre interessanti funzioni quali accelearazione hardware per il multimedia (video e audio), supporto integrato di MPEG4/H.263/H.264 e decodifica VC1, interfaccia per la telecamera, supporto a USB, supporto a Java integrato e consumo ridotto (0,45 mw). Per abbattere l’assorbimento di corrente ARM ha introdotto una tecnologia denominata Intelligent Energy Manager che riduce dal 25 al 50% il consumo di corrente.