In un futuro non molto distante gli utenti potranno conversare e telefonare tramite Internet con una qualità audio paragonabile a quella dei CD audio. E’ questo quanto promette di rendere possibile Opus, il nuovo codec audio sviluppato e sostenuto da Skype, ora ufficialmente approvato come standard per l’audio online dalla Internet Engineering Task Force, siglata IETF.
Opus è basato su due codec: Silk per la voce e CELT per la musica che possono essere anche sfruttati in contemporanea in modalità ibrida per trasmissione con voce e musica. Tra le caratteristiche principali di Opus ricordiamo l’obiettivo di essere completamente gratuito e privo di royalties: è stato creato con codice BSD e licenza gratuita anche per tutti i brevetti interessati.
Skype impiega il codec Silk per le gestire le comunicazioni vocali tra gli utenti fin dal 2009: al suo attivo conta oltre 750 miliardi di minuti di conversazioni effettuate. Skype dichiara che Opus è stato progettato dalla fondamenta per le comunicazioni interattive via Internet, è in grado di scalare bitrate e qualità in tempo reale in base alla larghezza di banda e alle tecnologie di collegamento disponibili, inoltre offre una qualità audio superiore rispetto al bit-rate se confrontato con gli altri codec esistenti. In calce in questo articolo riportiamo un grafico di Opus che illustra la qualità di vari codec in funzione del bit-rate come somma di test di ascolto, in cui emerge la superiorità di Opus.
Ricordiamo che oltre a Skype hanno contribuito allo sviluppo di Opus anche Mozilla, Xiph.Org, Octasic, Broadcom e altri ancora. L’approvazione a standard di Opus da parte della IETF è stata anche letta come una chiara indicazione su quale sarà il futuro codec audio del Web. Per questo ruolo ci sono infatti state proposte anche da Microsoft, oltre che da Google e Mozilla che sostengono il codec open source VP8. Ricordiamo che opus non è ancora stato completato. Per ulteriori informazioni su Opus è possibile consultare il blog di Skype e il sito Opus.Org.