La notizia era troppo gustosa per non essere ripresa e commentata: un abitante di Denver si è rifatto chirurgicamente i pollici per usare meglio la tastiera virtuale di iPhone. Peccato che oltre che gustosa la notizia era anche una clamorosa bufala o, meglio, una sorta di provocazione che non tutti hanno colto, prendendola come un vero e proprio ‘fatto di vita’, una deviazione sulla strada sempre scivolosa e bifida che conduce al progresso dell’umanità
A prendere un po’ troppo sul serio il ‘divertissement’ del North Denver News, un piccolo mensile della capitale del Colorado, sono stati alcuni periodici anche di un certo spessore che si sono sbilanciati in commenti e considerazioni di vario assortimento. Nessuno, apprendendo che il presunto Thomas Martel, ha colto l’ironia palese del business man stufo di avere pollici fuori misura per la frenetica vita moderna dell’utilizzatore dei dispositivi da tasca, sempre a pasticciare con Q e W, A e S, che ha deciso di farsi mozzare le dita. Nessuno si è neppure accordo che sia la tecnica impiegata (detta Whitting) come il nome del medico (un certo Fox, che ricorda sia Fox News che il termine faux, ‘imitazione’ nell’accezione inglese) erano palesemente inventati. Nessuno pare neppure avere pensato che non ci sono muscoli nel pollice, quei muscoli che il sedicente dottor Fox avrebbe ridotto chirugicamente per trasformare i pollicioni in dita affusolate e femminili (con qualche problema, superabili diceva Martel, nell’aprire i barattoli)
Il giornale, in un articolo pubblicato ieri, oltre che ironizzare in materia, sottolinea di avere voluto lanciare la provocazione per far capire quanto discutibile possa essere una cultura che ritiene accettabili le modificazioni del corpo umano per ragioni estetiche, ma non per quelle funzionali o ‘tecniche’. Una considerazione che meriterebbe un approfondimento e una riflessione che lasciamo ai lettori più versati nel campo dell’analisi sociologica. Noi qui ci limitiamo semplicemente a notare come ormai, davvero, tutto quanto riguarda iPhone è in grado di fare notizia. E poco importa che sia o meno credibile.