Dopo Natale, Capodanno ed Epifania siamo tutti un po’ sovrappeso per le abbonanti libagioni. Il nostro Mac, rifocillato di nuovi software e nuovi contenuti multimediali, è probabilmente nelle stesso condizioni. Ma non esiste l’Alka Seltzer per computer. In compenso, possiamo dare un’occhiata al contenuto del disco rigido e capire dove si annida il “grasso” che possiamo grattare via.
Il software che fa per noi si chiama Disk Inventory X, è gratuito e stabilizzato da poco alla versione 1.0 da due Megabyte, scaricabili da qui. La sua origine è universitaria: utilizza infatti una tecnica di visualizzazione chiamata treemap che è stata studiata sperimentalmente già alla fine degli anni novanta e che consente di avere in un unico colpo d’occhio una visione a volo d’uccello di tutto il disco rigido. Utilizzando colori e quadrati di differeneti dimensioni per ripartire quella struttura dei dati che poi viene dettagliata nel menu ad albero laterale.
Il vantaggio di questo tipo di visione è che consente di capire rapidamente dove allignano i file più grossi. Se sono le foto o la musica, i film o i giochi a rubare più spazio. E in generale il sistema permette di monitorare al meglio le dimensioni del disco rigido, ma anche di una singola cartella o di un settore della macchina (ad esempio, se si vuole verificare le dimensioni di un account sul Mac).
Fatto partire l’applicativo, bisogna selezionare dal menu “Archivio” quale tipo di area del disco vogliamo scansionare: una singola cartella, un’area più ampia o tutto il disco. Dopodiché il software esamina, ovviamente senza cambiare niente, i documenti contenuti nell’area (il tempo dipende dalla potenza del computer e dal numero e dimensione dei file. Di solito su un MacBook con disco da 320 pieno, ci vogliono tra i cinque e i dieci minuti). A quel punto, la finestra è pronta, conviene metterla a tutto schermo e si può cominciare a studiare cosa c’è sul disco, e magari a eliminare le cose che non servono più, anche direttamente da dentro l’applicazione.