Più felici di così non potrebbero essere. Parlano di un fiume di applicazioni, circa 10 milioni, che da qui al 2020 potrebbero invadere i telefoni cellulari più avanzati. iPhone di Apple in testa. E un fiume che supererebbe il valore di Internet.
A sostenerlo è un piccolo protagonista del mercato, la GetJar di Ilja Laurs, un negozio indipendente che si sta muovendo su piattaforme differenti e che studia il mercato. Lo ha dichiarato durante la MobileBeat conference di San Francisco, evento in corso in queste ore nella capitale tecnologica della Silicon Valley, oramai votata tutta al business green e mobile.
“Il picco delle applicazioni sarà alla fine di quest’anno con 100mila nuovi prodotti software disponibili complessivamente per il download”, sostiene Laurs. “Ma la vera fioritura del mercato sarà nel corso dei prossimi anni, fino a raggiungere la cifra ragguardevole di 10 milioni”.
La tesi di Laurs è che le applicazioni per questi apparecchi sono qui per restarci, e che Apple è stata geniale nell’aver inventato un modello grazie al quale è possibile far fruttare anche per chi sviluppa il sistema operativo e l’hardware della piattaforma la crescente popolarità del sistema.
“In realtà – ha dichiarato alla stampa durante la conferenza – molte aziende che producono questi software sono condannate a fallire nel medio-lungo periodo. La percentuale sarà circa del 90% di fallimenti, nonostante tutta l’attenzione che i media stanno dando a chiunque si getti in questo settore”.
Il lavoro di GetJar è quello di fare da intermediario e secondo la società , già adesso consente a circa 350mila sviluppatori in tutto il mondo di far soldi tramite loro. Apple è l’esempio di maggiore piattaforma con negozio per le applicazioni incorporato: 65mila software e 1,5 miliardi di download.