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Dettagli dalla futura roadmap di Intel

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Pochi giorni prima dell’inizio dell’Intel Developer Forum di San Francisco, i colleghi del sito francese Canard Plus sono riusciti ad ottenere alcune interessanti slide nelle quali sono riassunti gli obiettivi di Intel da qui a molti anni a venire.

Si parte dal lancio di Nehalem (ufficialmente Core i7) che è un po’ un taglio con le recenti architetture della casa di Santa Clara per via del ritorno all’Hyperthreading del Pentum 4, in grado di simulare un secondo core avviando più thread contemporaneamente. La tecnologia sarà  discussa in dettaglio nel corso del Developer Forum e lanciata prima della fine dell’anno in concomitanza con il rilascio di nuovi processori Core e Xeon per macchine desktop.

Da quanto emerge nella presentazione, Intel sembra voler “deviare” verso un territorio non esplorato prima. A parte la pianificazione di un die (il blocco di silicio che contiene il cuore elaborativo della CPU) da 32 nanometri per l’i7 previsto per la fine del 2009 e ribattezzato “Westmere”, il vero cambio di direzione sembra essere previsto per il 2010 con l’adozione di una tecnologia denominata “Sandy Bridge”. Brevemente discussa in passato, con tale tecnologia Intel sembra volersi focalizzare sulla matematica vettoriale, fondamentale nelle elaborazioni di grafica 3D, operazioni di rielaborazione di filmati e a suo tempo grande punto a favore delle CPU PowerPC di IBM/Motorola.

I nuovi processori saranno dotati di complete e complesse istruzioni dette AVX (“Advanced Vector Extension”) che offriranno la capacità  di elaborare 256 bit di dati, contro i 128 delle istruzioni SSE permessi dalle CPU attuali. Oltre alla capacità  d’elaborazione migliore sarà , come abbiamo accennato, possibile avviare con ogni singola istruzione anche tre o quattro thread contemporaneamente, permettendo enormi capacità  di elaborazione dei task.

Con la revisione delle CPU Intel sarà  anche possibile avere fino a 8 core su un singolo chip con molta meno memoria cache L2 rispetto ai processori attuali: 512KB per core permetteranno di avere 16MB di cache level 3 distribuibile tra i core. L’architettura verrà  ulteriormente ridotta nel 2011 e si conosce già  il relativo nome in codice: “Ivy Bridge”.

Di altri processori pianificati ancora non si conoscono molti dettagli. Un altro passo importante quanto “Sandy Bridge” sembra essere “Haswell”, una tecnologia con sistema di power-managment innovativo, nuovo approccio al caching e la possibilità  di interagire con un coprocessore per l’elaborazione vettoriale, esterno al processore stesso. Dovrebbe essere la prima CPU di Intel a supportare le istruzioni”Fused Multiply-Add” (addizioni-moltiplicazioni combinate) che, come il nome suggerisce, permetteranno di eseguire operazioni matematiche con addizioni e moltiplicazioni con una singola istruzione.

Nuovi dettagli a proposito di quanto sopra riportato dovrebbero essere resi noti nel corso del Developer Forum che si terrà  dal 19 agosto a San Francisco.

[A cura di Mauro Notarianni]

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