Michael Dell, il fondatore dell’azienda che ha elevato il “pezzo medio” a una forma d’arte, era tornato in sella un anno fa. L’obiettivo era quello di rimettere in corsa Dell, dopo che l’azienda ha attraversato un periodo nero, 23 anni dopo aver inventato il modello di vendita diretta attraverso Internet.
Come ogni ricetta di salvataggio, come ogni medicina, deve essere amara. E una delle pillole amare da mandare giù (soprattutto per chi ci lavora, anche se non sono disponibili i dati sul numero di dipendenti né sulla tipologia dei loro contratti) è quella di chiudere dall’oggi al domani i 140 chioschi aperti nel 2002 all’interno dei centri commerciali americani.
Era un piano un po’ snaturato (e un tentativo di seguire forse le orme di un’altra azienda che proprio nei centri commerciali ha innovato mica poco) per tirare altro mercato al proprio mulino. Rimarranno invece aperti i 50 chioschi aperti al di fuori degli Usa (nessuno dei quali ci risulta sia presente in Italia). Adesso che i computer di Dell sono disponibili in 10 mila negozi (catene e mom&pop retails) il concetto di chioschi aveva meno senso, da un punto di vista strategico.