Apple usa le politiche ambientali come un semplice strumento di propaganda e di marketing. L’accusa parte da Dell che in un blog, per iniziativa di Bob Pearson, un manager il cui compito è quello di aprire un canale con i clienti e di sovrintendere alla comunità Dell che scrive sui blog aziendali.
Nel suo messaggio apparso nel fine settimana Pearson parte all’attacco a testa bassa delle strategie ambientali di Cupertino, giudicate come vuote e prive di concreti elementi di progresso. Sul banco degli imputati vengono messi quelli che sono definiti come semplici proclami che collocano i MacBook al primo posto nel rispetto dell’ambiente. I Latitude E sarebbero molto più verdi privi di BFR e PVC e realizzati con in mente priorità ambientali. Dell avrebbe una politica di riciclo gratuita su scala mondiale e sarebbe carbn neutral. In più avrebbe eliminato 20 milioni di libbre di imballi.
“Ci auguriamo – dice Pearson – che Apple osi di più sul fronte dei fatti invce che delle pubblicità . Se facessero questo passo, allora potrebbero fare tutti gli spot che vogliono”.
Le parole di Pearson sono state criticate da diversi siti Mac che fanno notare sia i ritardi di Dell stessa sui suoi programmi ambientali (recentemente la società di Round Rock ha cancellato i piani di eliminazione delle sostanze nocive entro fine 2009, venendo criticata da Greepeace) sia alcuni fatti non riconosciuti nel blog.
La riduzione degli dimensioni imballi, ad esempio, è una delle priorità storiche di Apple che con i nuovi MacBook ed iPod ha in effetti raggiunto vertici davvero molto elevati e universalmente riconosciuti. Le accuse di non comunicazione degli obbiettivi rivolte ad Apple sarebbero contraddette dalla pubblicazione di tabelle e specifici ruolini di marcia, con prese di posizione ufficiali firmate da Jobs, alcune delle quali recenti.