Qualcuno ha chiesto e ottenuto la rimozione delle custodie (presunte) del nuovo iPad che nei giorni scorsi hanno fornito più di qualche indizio su quello che dovrebbe essere il volo della nuova versione del dispositivo. A dare notizia del fatto, ancora non del tutto chiarito nei suoi risvolti, è il Wall Street Journal, in un articolo apparso on line nelle scorse ore.
La testata finanziaria cita uno dei portavoce di Alibaba, il sito cinese sul quale erano apparse le custodie che pur non facendo nomi né dando riferimenti sull’identità dell’individuo o della realtà che ha richiesto la rimozione delle custodie definisce l’azione frutto di una «richiesta legittima», lasciando intendere che chi ha intimato la cancellazione dell’offerta di vendita avesse titolo a farlo. Alibaba non vende direttamente al pubblico; è infatti una piattaforma di business to business, abbastanza simile per concezione a eBay, che aiuta soprattutto realtà artigianali o industrie di piccole dimensioni, a fare affari presentando i loro prodotti che vengono venduti soprattutto a negozi o distributori occidentali. Per questa ragione, come accade con eBay, le operazioni non sono controllate alla fonte, quanto alla “foce”; quando accadono fatti controversi, Alibaba (che è controllata in parte da Yahoo e a sua volta controlla Yahoo Cina), opera chiedendo la rimozione delle offerte di vendita anche se al momento in cui scriviamo, qualcuno dei clienti del sito potrebbe non essere ancora stato raggiunto dall’ingiunzione, visto che ci sono ancora molte aziende che offrono ancora custodie iPad 2
Il giornalista del WSJ ha anche provato a chiamare uno dei produttori di custodie, Fullchance Industrial Co, ottenendo una risposta che potrebbe essere un indizio: «siamo in contatto diretto con Hon Hai Precison Industries – ha detto l’interlocutore – e abbiamo materiale di prima mano che riguarda iPad 2. Il nostro design riproduce accuratamente il design del nuovo modello». Il dipendente di Fullchance Industrial ha rifiutato di rispondere ad ulteriori domande, dicendo che la «materia è molto delicata». Altri rivenditori hanno semplicemente chiuso la comunicazione quando gli è stato chiesto come facevano ad avere a disposizione informazioni sul nuovo iPad.
Potrebbe quindi essere stata una fuga di notizie direttamente da Hon Hai, sotto forma di un case del nuovo dispositivo, l’origine delle custodie? L’ipotesi appare molto attendibile anche perché non sarebbe la prima volta che componenti di nuovi prodotti Apple finiscono, probabilmente per via di qualche dipendente delle linee di assemblaggio, nelle mani di intraprendenti realtà cinesi che le usano per costruire accessori da mandare sul mercato prima del lancio dei prodotti stessi. Alcune di queste componenti, oltre che gli accessori, sono finite su Internet sotto forma di fotografie o di prodotti in vendita, dando un’idea molto precisa di quel che “cuoce” nei laboratori di Cupertino.
In attesa di una risposta su chi sia stato ad impugnare la situazione e ad obbligare Alibaba a cancellare almeno alcune delle offerte di vendita di custodie, si segnala un caso molto simile in occidente, per la precisione ai danni di 9to5Mac. Il sito americano non ha offerto nulla in vendita ma aveva pubblicato l’immagine di uno degli stampi delle nuove custodie; il disegno è sopravvissuto solo per alcune ore prima che qualcuno chiedesse di cancellarlo perché il legittimo proprietario non l’aveva ceduto direttamente: «e la richiesta non è stata fatta in maniera troppo cortese», dice Seth Weintraub, autore del sito.