Apple continua ad accrescere il suo portafogli di tecnologie per realizzare i prossimi processori per dispositivi mobili? Secondo numerosi siti un nuovo passo in questa direzione, intrapresa alcuni mesi fa con l’acquisto di PA Semi, sarebbe stato compiuto nei giorni passati con la sigla di un accordo con Immagination Technologies, detentrice delle proprietà intellettuali dei ben noti cores PowerVR.
A far sospettare il mondo dell’IT che ci sia stata una stretta di mano tra la Mela e la società che fornisce a numerosi dispositivi mobili la potenza grafica sufficiente per eseguire complessi calcoli 3D, è un annuncio della stessa Immagination Technologies che ha formalmente reso noto di avere firmare un accordo con una realtà che opera nel settore dell’elettronica di consumo e che non ha fabbriche di sua proprietà . Il nome dell’azienda non viene specificato ma praticamente tutti sospettano che si tratti, appunto, di Apple.
Cupertino fa già uso di tecnologie PowerVR in iPhone; nel caso davvero Apple fosse il misterioso licenziatario, l’acquisto delle tecnologie sarebbe funzionale al sistema che, come accennato, parte da PA Semi e passa dall’altro accordo di licenza, anche questo mai formalmente ufficializzato ma dato per scontato con ARM i cui brevetti sono alla base dei processori Samsumg impiegati da iPhone. In pratica si può pensare che da una parte PA Semi si occuperà di disegnare processori ad alte prestazioni basate su tecnologie ARM, dall’altra Immagination Technologies concederà ad Apple, ovviamente a pagamento, di creare processori integrati supportati dalle capacità di PowerVR.
Come noto questa strategia, per ora solo ipotizzata da vari “insiders” ma supportata da importanti indizi, consentirebbe a Cupertino di liberarsi dalla dipendenza dai fornitori attuali che forniscono processori sostanzialmente standard nelle loro funzioni e prestazioni di base. PA Semi e gli acquisti di tecnologie come quelle di ARM e PowerVR darebbero agli ingegneri di Jobs la possibilità di studiare con maggiore libertà dispositivi per i quali poi verranno creati processori ad hoc, più potenti più vicini alle esigenze dei designer della Mela e non disponibili per la concorrenza. Il tutto dovrebbe rafforzare la strategia di Apple per la creazione di prodotti che non sono imitabili dai suoi avversari sul mercato.