Il sequestro di iPhone contraffatti non sarebbe una gran notizia. Lo sarebbe ancora meno se questo fosse avvenuto in Cina. Ma quando si viene a sapere che gli iPhone clonati in questione erano dei fornelli a gas allora è il caso di scriverne.
La vicenda, non si sa se più surreale o comica è accaduta, appunto, in Cina, vera e propria fucina di prodotti contraffatti, a volte tanto ben imitati da risultare identici agli originali, e per la precisione nella città di Wuhan. Qui le autorità governative si sono imbattute in un magazzino stracolmo di bancali di merce con un logo e un nome famigliare: mela morsicata e iPhone. Ci immaginiamo la sorpresa degli agenti quando, una volta aperti gli scatoloni all’interno dei quali pensavano di trovare la solita chincaglieria d’imitazione, si sono invece imbattuti in componenti per cucine a gas; frontali di fornelli con tanto di manopola accanto alla quale c’era una mela morsicata e una scritta iPhone.
Anche il più scalcinato dei falsari è difficile che possa pensare di trovare qualcuno tanto sprovvedut da comprare un fornello a gas credendo che ci possa installare un’applicazione, anche se gli si appiccica la scritta sopra con tanto di logo della mela morsicata. Più probabile, anche se sicuramente assurdo, è che chi ha costruito le 681cucine sequestrate pensasse di riuscire a venderle più facilmente spacciandole per un prodotto Apple e usando il nome noto di iPhone.
Le autorità una volta verificato, ammesso che ce ne fosse bisogno, che davvero Apple non si fosse avventurata nel mercato degli elettrodomestici da cucina, hanno aperto un’inchiesta, alla ricerca dell’azienda responsabile della falsificazione. Una volta trovata dovrà anche rispondere, in una escalation del paradosso, anche di avere costruito prodotti non conformi alle norme di sicurezza e potenzialmente pericolosi.