La notizia è oggettivamente singolare e si presenta a due chiavi di lettura. Da un lato, fra le 30 idee innovative che Cisco sta sviluppando e che ha presentato durante la conferenza degli sviluppatori appena conclusasi a San Francisco, Cisco pensa di mettere entro la fine dell’anno in orbita una serie di router di gestione Internet.
L’idea può apparire strana ma fa parte di un progetto del dipartimento della difesa statunitense, chiamato Internet Routers In Space (IRIS), che dovrebbe coordinare meglio il flusso di dati che corre attraverso i sistemi digitali anche in orbita e che, comunque, servirebbe ad alleggerire il lavoro dei sistemi che gestiscono le connessioni via satellite fatte dai militari americani e da altre entità .
Ma l’idea di far evolvere le connessioni “punto a punto” dei satelliti in qualcosa di più complesso, con dei router che smistino in maniera più efficiente i dati attraverso una molteplicità di connessioni, può essere letta anche come l’ultima mossa per reclamizzare il ruolo di Cisco come alfiere dell’innovazione e agente sulla frontiera della tecnologia per quanto riguarda Internet. Un primato tecnologico ma anche di marketing che numerosi nuovi attori asiatici, soprattutto cinesi, stanno cominciando a sfilare al colosso americano. Insomma, una botta di pubblicità più che di tecnologia.