Atteso da tempo, il browser della grande “G” – al momento disponibile nella versione 1.1 solo per Windows XP e Vista – arriverà presto nella versione 2.0 e anche in versione per Mac e Linux. Questo è quanto riporta, in sintesi, la versione australiana della rivista APC Magazine, affermando, inoltre che versioni preliminari per Mac e Linux sono già in fase di test presso i laboratori di Google.
Secondo quanto riportato nella sezione Chromium di Google (Chromium è il nome dell’engine che esegue il rendering nel browser della casa di Mountain View), la build 156.1 in questo momento in circolazione include lo stesso WebKit (per il rendering di pagine HTML e CSS) incluso in Safari 3.1. Il team del Webkit ha negli ultimi mesi fatto passo da gigante, risolto vari problemi e implementato nuove caratteristiche che presto dovremmo vedere su tutti i browser che vi si appoggiano.
Nel nuovo Chrome sono state implementate funzionalità per l’autocompilazione dei moduli (i form) nelle pagine web, l’ingrandimento del testo nelle pagine, è stato migliorato il sistema per il controllo ortografico (ora è possibile abilitarlo o disabilitarlo “al volo”), è stato attivato l’Autoscroll (una funzione che consente di scorrere automaticamente una pagina web), è supportato il trascinamento dei tab, è offerta la possibilità di importare i segnalibri di Google e sono state attivate nuove funzionalità per il Safe Browsing. Altre interessanti opzioni sono quelle concernenti i “profili” (è possibile avviare un browser con funzionalità diverse, secondo il profilo impostato dall’utente all’avvio dell’applicazione).
Per quanto riguarda i protocolli di rete, Chrome utilizza ora una propria implementazione del protocollo HTTP (in precedenza era sfruttata la libreria WinHTTP ma si è deciso di abbandonarla in modo da disporre codice portabile su Mac e Linux) e supporta la modalità HTTPS. L’engine Javascript, infine, è stato aggiornato da 0.3.9.3 a 0.4.6.0.
Google spera di poter rilasciare la versione Mac e Linux di Chrome entro i primi sei mesi dell’anno in corso.
[A cura di Mauro Notarianni]