Google ha cominciato a distribuire nuove versioni di Chrome con una funzionalità denominata “False Start” la quale dovrebbe consentire di velocizzare e rendere più sicure le funzioni di comunicazione. Il “False start” è una specifica del Transport Layer Security (protocollo crittografico che permette comunicazione sicura e garantisce l’integrità dei dati su reti TCP/IP), riduce i tempi di comunicazione necessari tra il browser e il web server nello stabilire una connessione cifrata, rendendo più sicure e veloci i layer SSL (Secure Sockets Layer) o TLS (Transport Layer Security), tecnologie usate quando nella barra degli indirizzi vediamo visualizzati URL che iniziano per HTTPS, anziché HTTP.
Secondo quanto dichiara Mike Belshe, sviluppatore di Google, Chrome è al momento l’unico browser che sfrutta tale caratteristica. Per quanto riguarda il risparmio in termini di tempo si parla di pochi decimi di secondo. Può sembrare pochissimo, ma è importante dal punto di vista della sicurezza: gli sviluppatori devono velocizzare al massimo la cosiddetta fase di “handshaking”, il punto terminale che porta al completamento di una connessione sicura.
La tecnologia “False Start” è molto interessante, anche se purtroppo non è ancora compatibile con tutti i browser e siti web. In Chrome, infatti, è stata predisposta una blacklist, nella quale inserire siti non compatibili (l’elenco è molto lungo e di serie include già la bellezza di 5106 siti).
[A cura di Mauro Notarianni]