Che fine ha fatto il software di post-produzione Shake? Se lo chiede il francese MacBidouille, il quale fa notare come il prodotto non sia più aggiornato e menzionato da Apple da luglio dello scorso anno, da quando la vendita è stata dismessa. Il software di compositing è stato utilizzato per realizzare effetti visivi di film e pubblicità e nacque nel 1997 pubblicato da Nothing Real, società acquistata nel 2002 da Apple la quale, nello stesso periodo, decise di dismettere la produzione della versione per Windows.
Apple ha aggiornato il software fino al 2006, ha abbassato enormemente il costo rispetto ai prezzi elevatissimi di Nothing Real, rilasciato versioni Universal Binary (per Mac con CPU PowerPC e Intel) e aggiornato l’applicazione fino alla release 4.1, proponendola come un software complementare per Final Cut Studio.
Il software sembra sia ancora ufficialmente commercializzato, ma certamente esso non è aggiornato e supportato da tempo. Secondo quanto riferisce MacBidouille, i problemi con lo sviluppo dell’applicativo sono da attribuire a tecnologie brevettate che appartengono a Ron Brinkman, uno degli sviluppatori iniziali del software. Nel 2006 vi furono dei conflitti con Apple su come il software doveva evolvere e Brinkman lasciò la casa della Mela, portandosi con sé un prezioso insieme di concessioni. Vari ostacoli avrebbero impedito ad Apple di appropriarsi dei brevetti in questione e da qui, dunque, la decisione di non proseguire lo sviluppo e rimuovere i riferimenti al prodotto dal sito.
Nel 2007 Brinkman è entrato a far parte di una nuova società , la Toolfarm, per lavorare al progetto “Nuke” un plug-in per After Effects o Premiere Pro, un software che ha molte similitudini e funzionalità che, a ben guardare, non è altro che una reminiscenza di Shake. In ultima analisi, il prodotto è stato trascurato poiché Apple non ha potuto fare altro che abbandonare il tavolo: Ron Brinkman aveva troppe carte vincenti dalla sua parte.
[A cura di Mauro Notarianni]