Attacco in tribunale ai principali produttori mondiali di player Mp3, tra cui anche Apple. A lanciare la sfida è la piccola (e sconosciuta) Texas MP3 secondo la quale Cupertino, Samsung e SanDisk userebbero senza permesso una tecnologia di sua proprietà in vari loro dispositivi per la riproduzione di musica digitale.
La documentazione che dovrebbe portare all’istruzione di un processo è stata presentata una decina di giorni fa presso la corte di Marshall, in Texas, uno dei tribunali più noti negli Usa per la velocità con cui allestisce i processi e per la benevolenza con cui in passato ha dato ragione ai querelanti nel corso delle cause per infrazione dei diritti digitali.
Poco è dato di sapere sul merito delle tecnologie in discussione; si sa solo che si tratterebbe di qualche cosa che ha a che fare con riproduttori MPEG portatili e un metodo che riguarda l’audio compresso riprodotto via MPEG. Alcuni siti sospettano che Texas MP3 possa avere impugnato un brevetto venduto qualche settimana fa da SigmaTel. La società che è stata anche partner di Apple (forniva i chip degli iPod shuffle di prima generazione) avrebbe ceduto il brevetto perché ritenuto non di particolare interesse commerciale, pensando che una società specializzata in questo tipo di azioni commerciali potesse sfruttarlo in maniera adeguata. SigmaTel aveva però mantenuto i diritti internazionali di sfruttamento e isolato i propri clienti da ogni azione legale.
Texas MP3 non ha una vera e propria sede, almeno stando ad alcune informazioni raccolte su Internet. Il suo indirizzo corrisponde con quello dell’avvocato che sta preparando l’azione legale.