Adobe potrebbe querelare Apple nel giro di qualche settimana. A fornire l’indiscrezione è ITWorld pubblicato nel corso della giornata di oggi. Il prestigioso sito di tecnologia non fornisce alcun riferimento sulle fonti, ma è molto preciso sulle motivazioni: l’impedimento da parte di Apple ad usare la tecnologia Flash sulla sua piattaforma mobile e più specificatamente la chiusura ad ogni cross-compiler, in grado di trasformare in maniera automatica un programma in Flash in uno per iPhone Os.
Un’altra informazione, essenziale, che ITWorld non fornisce è l’appiglio legale con il quale Adobe intende portare in tribunale Apple. Si tratta di un elemento importante dal quale dipendono le possibilità di successo dell’azione legale. Quello che è noto è che Apple ha messo in atto la proibizione per non perdere il controllo sulla piattaforma di sviluppo ed impedire che si possa sviluppare in maniera “agnostica”, disseminando l’applicazione su vari sistemi operativi. Questa operazione da una parte porterebbe chi crea programmi ad avere la possibilità di sfruttare, mal che andasse, la grande diffusione di iTunes Store senza correre troppi rischi e senza troppo sforzo, dall’altra conferirebbe al creatore del compiler (Adobe appunto) il compito di decidere quali tecnologie supportare nella conversione da Flash a codice nativo.
Adobe da parte sua a prima vista può avanzare l’accusa di avere messo sotto chiave App Store e di voler costringere gli sviluppatori a scegliere obbligatoriamente una strada per mettere sul sito di vendita on line le loro applicazioni. Una strategia che potrebbe configurarsi come la volontà di escludere piattaforme di sviluppo concorrenti e tecnologie concorrenti.
Comunque sia se davvero Apple ed Adobe finiranno in tribunale sarebbe un evento clamoroso. Le due società sono storicamente alleate e per anni hanno beneficiato reciprocamente l’una dei successi dell’altra, fin dalla nascita di Photoshop. Ancora oggi Adobe sviluppa circa il 50% del suo business su piattaforma Mac Os ed Apple conta in maniera determinante sulla compatibilità con gli striumenti Adobe per mantenere una larga fetta del mondo della grafica e del DTP. Vedere queste due realtà sedute in un’aula di giustizia in qualità di avversarie è certamente un fatto che mai si sarebbe potuto immaginare fino a poco tempo fa.