Mentre negli USA Apple e altri due editori hanno deciso di rifiutare l’opportunità di patteggiare per districarsi dall’accusa del Governo di aver creato un cartello per il mercato degli eBook, sembra che in Europa la strategia della Mela e degli editori (in questo caso Simon & Schuster, HarperCollins, Lagardere SCA’s Hachette Livre e Verlagsgruppe Georg von Holtzbrinck) sia differente.
Nel Vecchio Continente, dove la Commissione Europea sta indagando praticamente sulla stessa tematica, ovvero il cartello sul mercato eBook, gli accusati avrebbero proposto una soluzione di mediazione: consentire cioè ai concorrenti, (come Amazon o Google) di poter offrire per due anni i propri sconti, eludendo così la tanto criticata clausola del modello agenzia che rappresenta il fulcro della questione.
L’idea di alcuni osservatori è che le cinque aziende vogliano trovare una soluzione economicamente meno onerosa, evitando in questo caso di andare incontro a sanzioni pecuniarie come quelle che il Dipartimento di Giustizia USA ha stabilito sul mercato statunitense, chiudendo quindi la questione prima che la situazione possa peggiorare per gli attori coinvolti.
E’ singolare che in Europa, Apple e e gli editori abbiano proposto una soluzione di patteggiamento, mentre negli Stati Uniti la linea di Cupertino, Penguin e Macmillan siano state molto più ferme sulle loro posizioni, scegliendo la strada del processo. Segno che forse Apple e gli editori pensano di avere maggiori possibilità di vincere in USA piuttosto che in Europa.
Fonte: Reuters