Anche in Europa le accuse di cartello sul mercato degli e-book sembrano dare i primi frutti: dopo la decisione di patteggiare negli USA da parte di tre degli editori coinvolti, la stessa strada è seguita anche presso la Commissione Europea, dove anche Apple e Macmillan si uniscono a Simon & Schuster, HarperCollins e Hachette, per accettare un accordo con la CE, nonostante tutti si dichiarino comunque in disaccordo con le accuse.
Curioso notare come solo Penguin al momento abbia rifiutato il patteggiamento così come in USA, dove però quest’ultimo editore è in compagnia di Apple e Macmillan, che in UE hanno invece deciso di cedere le loro posizioni.
Le condizioni sono abbastanza chiare: i quattro editori dovranno terminare il “modello agenzia”, mentre Apple dovrà a sua volta terminare lo stesso modello anche nei confronti di Penguin, nonostante quest’ultimo non sia parte dell’accordo.
Il modello agenzia dovrà essere terminato anche per altri rivenditori, che potranno avere la libertà per almeno due anni di praticare qualunque sconto sugli e-book venduti, sebbene con qualche restrizione.
Infine Apple non potrà per cinque anni applicare la famigerata clausola del modello agenzia che impedisce agli editori la vendita di e-book ad un qualunque prezzo inferiore a quello proposto di iBookstore. Si tratta della clausola più discussa e in definitiva l’aspetto più controverso del modello di Apple.
I consumatori interessati possono inviare i loro commenti alla Commissione Europea, sebbene la speranza degli acquirenti sia vedere nuovamente – ove possibile – i prezzi degli ebook scendere verso il basso.
Fonte: Commissione Europea