John Carmack è un genio dei videogame, titolo attribuitogli grazie all’addizione del tridimensionale da lui integrata per primo, con all’attivo alcuni dei più importanti best seller sparatutto in soggettiva di sempre. A partire da Wolfenstein 3D, Doom e Quake, tutti realizzati con la sua ID Software, dal 24 giugno venduta al gruppo ZeniMax. Adesso Carmack, che è stato a lungo corteggiato da Apple ed ha spinto alla conversione di molti giochi per Mac e più di recente (come abbiamo scritto anche qui per Doom Resurrection) per iPhone, si pronuncia sul futuro del settore delle console per l’intrattenimento videoludico. E fa capire che ci sono grossi cambiamenti nel prossimo futuro.
“à molto interessante vedere come tutte e tre i grandi produttori si scrutano per capire chi per primo lancerà la prossima generazione di console, ed è uno spettacolo che ha ben poco a che fare con l’aspetto tecnologico della questione”, ha dichiarato Carmack a Cd-Action, sito di tecnologia polacco.
La tempistica sta per accelerare, sostiene Carmack: “Anche se a noi sviluppatori piacerebbe che Ps3, Xbox 360 e Wii durino per sempre, invece cambieranno. Un cambiamento che avverrà molto presto”. E quando arriverà , la console del futuro con tutta probabilità non avrà un lettore dati fisico ma si baserà sulla rete per i giochi. “Ritengo – dice Carmack – che ci sia una possibilità concreta che una delle console della prossima generazione sia priva di lettore ottico. L’incredibile numero di persone che utilizza la banda larga ha sorpreso tutti quanti per quanto concerne la presente generazione di console. à più alta di quanto gli sviluppatori più importanti e anche gli stessi fabbricanti di console avessero stimato”.
Le caratteristiche tecniche della prossima generazione di console partono da 2 Gigabyte di Ram, pensa Carmack. Però con un caveat: “Parliamo degli aspetti tecnologici del futuro, quanti teraflop e via dicendo, e penso che per la prossima generazione si tratta di cose sicuramente valide – dice Cormack – Però stiamo arrivando ai limiti fisici di questo tipo di cose. Siamo già andati a sbattere contro il muro dei megahertz e alla fine anche la densità sarà un altro muro insormontabile dal quale non potremo tirare fuori potenza di calcolo ulteriore”.
La conclusione? Per Carmack arriverà l’epoca del cloud computing anche per i videogiochi su console, e molto velocemente. Una nuova direzione di mercato che cambierà radicalmente il modo di concepire, realizzare e giocare i titoli di dopodomani. “Dopo la distribuzione digitale, l’archiviazione nella rete e altre cose di questo genere, peso che il futuro parlerà anche di una infrastruttura di cloud computing”.